Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, Consigliere e Consigliera comunali di Sinistra Progetto Comune a Firenze:
«Angiolo Gracci, nome di battaglia Gracco, è nato a Livorno il 1° agosto del 1920. A 100 anni da quell’evento, Firenze ha la possibilità e il dovere di ricordare uno degli eroi della sua Liberazione. Tra le sue braccia il Comandante Potente ha pronunciato alcune delle sue ultime parole, prima di morire a seguito dei colpi subiti, mentre si portava avanti la lotta partigiana nella nostra città. Abbiamo depositato alcuni giorni fa una mozione, con cui chiediamo che il Comune di Firenze individui un monumento per ricordare uno dei protagonisti della migliore storia del nostro territorio. Lo dobbiamo alla vita che questo partigiano ha dedicato, anche nel passato più recente, alla difesa della libertà e contro ogni forma di oppressione».
Queste le dichiarazioni della Segreteria provinciale del Partito della Rifondazione Comunista:
«Gracco è stato iscritto a Rifondazione Comunista e all’ANPI senza mai fare sconti alle opinioni politiche che non condivideva. In rete si trovano preziose testimonianze di un impegno che contrastava la NATO e l’imperialismo, che si accompagnava al ricordo della lotta partigiana. Il suo libro “Brigata Sinigaglia” è stato uno dei primi libri sulla lotta armata di liberazione a essere pubblicato nel nostro Paese. Lo scorso anno il Circolo del nostro Partito del Valdarno ha invitato le sue figlie per intitolare a lui la nostra sezione locale. È stato un momento di forte partecipazione e commozione. Vogliamo oggi ricordare lui e l’impegno di chi ne mantiene viva il ricordo».