Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
“Telecamere con il riconoscimento facciale. Gruppi Whatsapp ufficiali per il controllo di vicinato. Droni nell’aria per monitorare il territorio. Smart City Control Room e tante innovazioni per avere a Firenze un “Grande Fratello Buono” (per citare le parole del Sindaco). Magari un giorno avremo nella nostra città anche la Sala della Giustizia dei Superamici (Superman, Batman e compagnia) o il Palazzo dei Vendicatori (Thor, Iron Man e compagnia). Nel frattempo ci dobbiamo accontentare, forse, di molta retorica e leggerezza sul tema della gestione dei dati. Vale anche per il caso di Nextdoor. Si tratta di un’applicazione che permette di costruire una rete nel proprio quartiere, con la quale contrastare anche sentimenti di paura e insicurezza. Viene promossa nella nostra città con volantini privi di riferimenti specifici. Si viene solo informati di quante centinaia di persone fanno già parte della “comunità”. Uno dei co-fondatori di Nextdoor è stato ospite, nel Salone dei Cinquecento, dell’evento gratuito organizzato dalla Stanford University a settembre dello scorso anno (quando la maggioranza ci accusò di alimentare polemiche senza fondamento, per via della loro ossessione per le polemiche fondate…). Abbiamo chiesto alla Giunta spiegazioni su cosa sappia il governo locale di questo servizio. Pare nulla… Perché non risultano rapporti tra il Comune di Firenze e Nextdoor, che però distribuisce i suoi volantini in diverse zone della città, da ormai mesi. Chi ci governa ritiene di non doversi nemmeno esprimere su un tema così delicato e un’applicazione così invasiva, evidentemente… Un silenzio e un’atarassia che in politica fanno male. Comunque è chiaro che il turismo è la principale speranza di rilancio per l’economia locale, secondo alcuni esponenti del Partito Democratico. Quindi immaginiamo che l’esperienza di sopravvivenza in una città alimentata a paranoia e controllo possa essere quel tocco in più che il brand Rinascimento non riesce a garantire in tempi di pandemia. Jena Plissken è un personaggio cinematografico, impegnato a fuggire da New York nel primo film e da Los Angeles nel secondo. Dopo 6 Underground, possiamo sperare in 2020: fuga da Firenze?“.
Il testo dell’interrogazione del 2019 cliccando qui, la risposta ricevuta cliccando qui. La nuova interrogazione depositata oggi cliccando qui.
“Telecamere con il riconoscimento facciale. Gruppi Whatsapp ufficiali per il controllo di vicinato. Droni nell’aria per monitorare il territorio. Smart City Control Room e tante innovazioni per avere a Firenze un “Grande Fratello Buono” (per citare le parole del Sindaco). Magari un giorno avremo nella nostra città anche la Sala della Giustizia dei Superamici (Superman, Batman e compagnia) o il Palazzo dei Vendicatori (Thor, Iron Man e compagnia). Nel frattempo ci dobbiamo accontentare, forse, di molta retorica e leggerezza sul tema della gestione dei dati. Vale anche per il caso di Nextdoor. Si tratta di un’applicazione che permette di costruire una rete nel proprio quartiere, con la quale contrastare anche sentimenti di paura e insicurezza. Viene promossa nella nostra città con volantini privi di riferimenti specifici. Si viene solo informati di quante centinaia di persone fanno già parte della “comunità”. Uno dei co-fondatori di Nextdoor è stato ospite, nel Salone dei Cinquecento, dell’evento gratuito organizzato dalla Stanford University a settembre dello scorso anno (quando la maggioranza ci accusò di alimentare polemiche senza fondamento, per via della loro ossessione per le polemiche fondate…). Abbiamo chiesto alla Giunta spiegazioni su cosa sappia il governo locale di questo servizio. Pare nulla… Perché non risultano rapporti tra il Comune di Firenze e Nextdoor, che però distribuisce i suoi volantini in diverse zone della città, da ormai mesi. Chi ci governa ritiene di non doversi nemmeno esprimere su un tema così delicato e un’applicazione così invasiva, evidentemente… Un silenzio e un’atarassia che in politica fanno male. Comunque è chiaro che il turismo è la principale speranza di rilancio per l’economia locale, secondo alcuni esponenti del Partito Democratico. Quindi immaginiamo che l’esperienza di sopravvivenza in una città alimentata a paranoia e controllo possa essere quel tocco in più che il brand Rinascimento non riesce a garantire in tempi di pandemia. Jena Plissken è un personaggio cinematografico, impegnato a fuggire da New York nel primo film e da Los Angeles nel secondo. Dopo 6 Underground, possiamo sperare in 2020: fuga da Firenze?“.
Il testo dell’interrogazione del 2019 cliccando qui, la risposta ricevuta cliccando qui. La nuova interrogazione depositata oggi cliccando qui.