“Stamani l’Assessore ha confermato di voler procedere con l’avvio dei lavori a fine agosto. Palazzo Vecchio entra nella pausa di agosto, chiediamo di dare modo alla città di discutere di progetti alternativi”
Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Giorgio Ridolfi, Francesco Torrigiani – Sinistra Progetto Comune Quartiere 1
300 residenti di viale Redi e dintorni hanno depositato in Consiglio di Quartiere 1, 300 firme contro l’abbattimento dei 52 pini, parte del progetto di “riqualificazione” della strada. Crediamo che questa richiesta, che si affianca alla richiesta di “moratoria” presentata da Italia Nostra con lettera aperta al Sindaco Nardella, alla quale peraltro non risulta sia stata data risposta, meriti attenzione da parte della Amministrazione. La merita anche perché riteniamo che la sostituzione dei pini possa e debba avvenire in maniera graduale e programmata, analizzando caso per caso lo stato della pianta e gli eventuali problemi che questa crea: problemi che spesso si possono risolvere senza ricorrere alla motosega.
Ci spiace aver appreso dall’Assessore, durante una trasmissione radiofonica, che resta comunque tutto come previsto, nella sostanza, se non per piccoli dettagli ancora in corso di approfondimenti. Il calendario e l’intervento drastico sulle alberature, come la scelta dei “sostituti”, non sarebbe in discussione.
Crediamo che abbattere 52 pini essenzialmente sani (come risulta dalla lettura dei documenti tecnici del progetto) sia un’azione anacronistica e sostanzialmente sbagliata in tempi di grave crisi climatica e idrica, che contraddice peraltro la mozione che la stessa maggioranza del Quartiere 1 ha approvato nel 2000, contro le isole di calore di San Jacopino.
Comprendiamo le esigenze di realizzare un “Intervento di ripristino dell’impianto di smaltimento acque meteoriche, che in maniera sinergica, completa quello previsto dal Servizio Parchi Giardini ed Aree Verdi di sostituzione delle essenze arboree presenti nell’aiuola spartitraffico di Viale Redi”, come cita la relazione tecnica. E capiamo le esigenze di bilancio di Publiacqua, che si fa carico del rifacimento dello smaltimento delle acque meteoriche.
Ma crediamo fermamente che si debba avere una visione diversa nei rapporti con il verde e gli ecosistemi urbani: ci piace in generale una amministrazione con visione di medio periodo, ma sentirsi rispondere in consiglio comunale che “tra 30 anni Viale Redi sarà un bel viale” non è esattamente una visione lungimirante riguardo alla qualità della vita cittadina e dell’ambiente urbano, concludono Bundu e Palagi con Ridolfi e Torrigiani.
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