“Il Patto di Amicizia chiesto nel 2016 dal consiglio comunale, riparte da ieri. Tardi, ma vigileremo perché si possa concludere nel minor tempo possibile”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
A chi tutti i giorni fa i conti con le armi dell’ISIS e l’offensiva militare del governo Turco il sostegno morale serve davvero a poco. Per questo pur volendo evitare ogni polemica, esplicito la situazione in cui siamo e auspichiamo in premessa che la Vicesindaca accolga la richiesta d’incontro avanzata dall’Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia, dopo che questo è stato ricevuto la settimana scorsa dal Presidente del Consiglio comunale e dalla Presidente della Commissione 7.
Nel 2015 il Consiglio comunale di Firenze chiede di gemellare il nostro ente a Kobane, con un patto di amicizia. Qualche mese dopo la Giunta di allora parla di un patto di cooperazione, che è cosa diversa e slegata dall’atto di indirizzo approvato.
Ieri ci è stato spiegato che il patto di cooperazione, voluto dal Partito Democratico, non sarebbe possibile, perché la zona di Kobane non è tra le priorità geografiche dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS).
Lo ribadiamo: non è mai stato chiesto un patto di cooperazione dal Consiglio, anche se a questo punto depositeremo una risoluzione per superare questa limitazione, dopo aver approfondito la questione legata ad AICS.
Prendiamo atto che da oggi la Vicesindaca si è fatta carico di riavviare, con il nuovo regolamento, il patto di amicizia con Kobane. Considerazioni sui tempi a parte, non mancheremo di chiedere aggiornamenti puntuali, confidando si possa arrivare velocemente a vederlo stipulato.
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