“Le risorse del PNRR permetterebbero di dare ascolto ai movimenti e ai comitati della cittadinanza attiva, ma l’ideologia del privato migliore del pubblico colpisce ancora, dimostrando come la multiutility sia un progetto che è destinato a marginalizzare il controllo della popolazione sui beni comuni”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Solo il Movimento 5 Stelle ha espresso parere favorevole alla mozione in cui proponevamo di sospendere il percorso di una multiutility toscana, che dovrebbe partire dal superamento di Publiacqua e poi allargarsi ad altri servizi essenziali per le nostre vite (come i rifiuti).
Ci fa piacere che l’Assessore, la maggioranza, insieme ai consiglieri Bocci e Montelatici, abbiano accettato di approfondire il tema, riconoscendo l’utilità di una questione centrale per il futuro dei nostri territori e della cittadinanza.
Questo però non cambia la profondità delle divisioni che ci vedono alternativi al blocco centrosinistra-destre, convinte di come le regole del mercato e del profitto siano le uniche da seguire, anche nella gestione dei servizi pubblici.
Abbiamo espresso dei rilievi anche tecnici sul percorso che il Partito Democratico vuole, ma è chiaro che la questione è principalmente politica: in linea con la volontà referendaria espressa nel 2011 sull’acqua pubblica, noi crediamo che non si possa prescindere da un modello partecipativo diretto, avviando una discussione su come ci si deve prendere cura dell’ambiente e delle risorse esauribili del pianeta.
Per questo confidiamo che possa maturare ulteriormente il dialogo, raccogliendo l’invito arrivato anche dai movimenti per l’acqua, di un intervento sulle risorse idriche che sfrutti il PNRR e rilanci la capacità del pubblico di intervenire direttamente nel Paese, anche con propri piani industriali ed economici.
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