“Le dichiarazioni riportate oggi sulla stampa della Giunta di Palazzo Vecchio confermano quanto sia stato preso in giro il Consiglio”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Roberto De Blasi, Lorenzo Masi – Movimento 5 Stelle
Ci era stato chiesto di votare per lo scioglimento dei patti parasociali in Publiacqua, per favorire il ritorno in mano pubblica della gestione dell’acqua. All’epoca i movimenti parlavano dell’ipotesi di multiutility ma Palazzo Vecchio negava ci fossero progetti già decisi in campo.
Poi è arrivata l’idea della quotazione in borsa. E oggi leggiamo delle dichiarazioni dell’Assessore alle partecipate che conferma l’ipotesi di cercare un privato con cui procedere alla nuova multiutility.
La semplifichiamo. Nel 2020 il PD del Comune di Firenze ci dice che vogliono mandare via il privato (che poi è ACEA) da Publiacqua, per poi cercare oggi un altro privato da coinvolgere nella nuova società, nata con le fusioni in ALIA.
Questo è “il nuovo corso”? Non possiamo parlare di stupore. C’è un modello in cui il pubblico appare costantemente subalterno al privato, sviluppando il peggio di quanto abbiamo sperimentato con ALIA. Parliamo dei bond obbligazionari, che vengono citati sistematicamente quando ci vengono negati gli accessi agli atti con cui chiediamo i piani industriali.
Confermiamo la nostra posizione. Serve un’azienda speciale pubblica, che rispetti la volontà referendaria: non fare profitti su un bene comune ed essenziale, secondo un equilibrio economico positivo costruito sui bisogni delle persone, gli investimenti e il rispetto del territorio.