“Iniziativa oggi in piazza dei Ciompi con Filippo Celata, dell’Università della Sapienza Roma, Antonello Romano, dell’Università di Siena. Presente anche il capogruppo del Movimento 5 Stelle”
Massimo Torelli – Comitato referendario “Salviamo Firenze”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Queste le dichiarazioni di Massimo Torelli, del comitato promotore del referendum “Salviamo Firenze”.
«La presentazione dei quesiti è uno straordinario strumento per riaprire una discussione sulla nostra città e i suoi mali. Oggi mettiamo i riflettori su un fenomeno che ci sta avvelenando: gli affitti brevi turistici non regolamentati e privi di controllo che stanno allontanando residenti sia dal centro che dal resto della città».
Queste le dichiarazioni di Filippo Celata, dell’Università della Sapienza Roma:
«Le città italiane in Europa sono le uniche a non aver introdotto alcuna regolamentazione degli affitti brevi. Il fenomeno dovrebbe essere un’attività svolta in modo non professionale, da tenere distinta rispetto a quelle ricettive. Il nostro Paese potrebbe “semplicemente” copiare quanto funziona nel resto del continente. Il nostro studio si occupa anche delle conseguenze. Non neghiamo che la questione sia complessa. Le competenze sulla materia sono divise tra Stato, regioni ed enti locali: il tema è la volontà politica di volerla risolvere. Due settimane fa il governo Portoghese ha dato una stretta alle politiche di attrazioni per chi è in pensione e il blocco delle licenze per locazioni turistiche. In Italia non abbiamo neppure le licenze. Dal nazionale basterebbero due righe di norma».
Queste le dichiarazioni di Antonello Romano, dell’Università di Siena:
«La de-strutturazione spaziale del fenomeno Airbnb è utile a decodificare processi che sottostanno alle dinamiche al centro del dibattito odierno. Le trasformazioni avvengono in chiave intra-urbana, amplificando le dinamiche di spopolamento in termini di popolazione residente. La polarizzazione di offerta e domanda avviene non solo per l’attrattività del centro in quanto tale ma anche per processi e meccanismi ‘poco visibili’ che la allargano in altre zone. Inoltre la crisi da Covid-19 ha mostrato una flessione dell’offerta ma al contempo alcune aree di attivazione di nuovi Airbnb. In generale, il centro storico di Firenze decresce del -3% tra il 2019 e il 2020 nell’offerta di affitti brevi mentre altri quartieri (es. Campo di Marte) hanno disattivato gli annunci in quota maggiore rispetto al centro nello stesso periodo (-9.5%). Al netto delle fluttuazioni del mercato, la polarizzazione al centro rimane elevata (anche se lievemente minore rispetto ai livelli pre-covid), pertanto la questione della conversione diretta di appartamenti interi per affitti brevi rimane centrale. Infine la fotografia attuale conferma la trasformazione del mercato degli affitti brevi di Airbnb (es. crescita di Corporate Hosts ma anche ‘Hotel rooms’ che offrono i propri servizi – le camere – via Airbnb). Ad oggi a Firenze la maggior parte dell’offerta di Airbnb fa riferimento a interi appartamenti (78% del totale) per affitti brevi mentre solo 1.8% fa riferimento a long-term rentals via Airbnb».
Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, di Sinistra progetto Comune:
«Le proposte sul territorio esistono, a partire da quelle avanzate da SUNIA e Associazione Progetto Firenze. Lavoreremo anche nelle prossime settimane per studiare quali osservazioni al Piano Operativo potranno aiutare. Intanto c’è un tema generale. Serve una volontà politica chiara, che non può limitarsi a esprimersi con una raccolta firme o una richiesta di dibattito parlamentare “di parte” (soprattutto con l’attuale maggioranza). Confidiamo che eventi come quello di oggi possano aiutare anche gli altri gruppi consiliari a sostenere la causa dei quesiti referendari, in attesa del parere di ammissibilità da parte del Collegio eletto nel Salone de’ Dugento. In tal senso ci teniamo a ringraziare il Movimento 5 Stelle, presente anche oggi, con il capogruppo Roberto De Blasi».
La regolamentazione degli affitti brevi: cosa hanno fatto le altre città europee e con quali effetti – Filippo Celata
L’intermediazione digitale nella città post-pandemica tra radicamento, crisi e logiche di controllo tecnocentrico. La piattaforma Airbnb. – Antonello Romano