“Studieremo lo spazio per emendamenti e ordini del giorno. È evidente che il problema non riguarda solo l’area UNESCO”
Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune
Antonella Bundu, Sinistra Progetto Comune
Quelle che abbiamo posto stamani erano domande semplici: se una persona registra il proprio immobile in area UNESCO, prima dell’entrata in vigore della nuova delibera di blocco degli affitti brevi, cosa succede? Acquisisce automaticamente il passaggio nella articolazione residenziale turistica, o questa entra in gioco solo per gli immobili registrati da allora in avanti? E che succede nel caso di compravendita o cambio gestione di un immobile già adibito a locazioni turistiche, la cui registrazione debba essere aggiornata?
Potrebbe apparire verosimile che l’uso urbanistico qualifichi definitivamente l’immobile in quanto tale, ma altrettanto potrebbe essere il contrario.
Il Comune non ha però inteso dare chiarimenti, autorizzandoci a pensare che voglia perseverare nel solito vizio di lasciare ai tribunali il compito di risolvere i guazzabugli che crea.
Per noi esistono due priorità: la tutela del diritto all’abitare e la tutela del diritto alla proprietà di chi nei condomini si trova ostaggio dell’overtourism.
Continua poi a restare ingiustificabile la mancata collaborazione tra Palazzo Vecchio e Regione Toscana. La modifica del quadro normativo da parte di Palazzo Panciatichi fornirebbe ai Comuni la possibilità di rafforzare i propri strumenti e difenderli dall’aggressione della cosiddetta legge Salva Casa.
Perché il PD fiorentino sceglie solo di entrare in polemica con le destre nazionali, invece di chiedere alla Regione Toscana di fare la propria importante parte?
Non concordiamo con la scelta di limitarsi a proporre una delibera fotocopia di quella fatta in fretta e furia dalla giunta precedente dopo anni di inattività sul tema. Il problema ormai riguarda tutta l’area metropolitana e non più solo Firenze.
Alla Sindaca Funaro, la ministra Santanché ha chiesto di vedere i numeri dell’impatto che il turismo ha su Firenze. Anche noi, insieme alla cittadinanza chiediamo da tempo che si faccia un bilancio vero e accurato. È ormai appurato che le statistiche ufficiali non solo sottostimano grandemente il numero delle presenze, ma proprio non prendono in considerazione la molteplicità di aspetti attraverso cui l’industria turistica riversa i suoi costi su tutta la Città. Vale per i trasporti, i rifiuti, il consumo di risorse e servizi, oltre che per l’abitare e per tanto altro ancora.
Per fare chiarezza e un bilancio trasparente e pubblico con a disposizione tutti i dati che servono, noi siamo e saremo sempre pronti a collaborare. Ed è sulla base di questi argomenti che lavoreremo in queste ore per capire gli spazi su emendamenti e ordini del giorno, in attesa della calendarizzazione dei prossimi Consigli comunali.