PER RICORDARE LA CATASTROFE PALESTINESE – “L’uccisione di Shireen Abu Akleh ha riportato drammaticamente alta l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale su un’area devastata dalla sistematica violazione del diritto internazionale. Domani appuntamento a Firenze, alle 18.00 in piazza Santa Maria Novella”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
La Comunità Palestinese di Firenze, la Comunità Islamica di Firenze e della Toscana, insieme alle e ai Giovani Musulmani d’Italia hanno convocato un presidio per ricordare gli eventi del 15 maggio 1948, oltre che tutto ciò che ne è conseguito. Si terrà a Firenze, dalle 18.00 di sabato 14 maggio 2022, in piazza Santa Maria Novella.
Parteciperemo, perché abbiamo sempre dichiarato la nostra solidarietà verso un popolo colpito da sistematiche espulsioni e violazioni del diritto internazionale.
Una giornalista affermata e riconosciuta, Shireen Abu Akleh, è stata uccisa nei giorni scorsi, riportando alta l’attenzione sulla situazione in terra palestinese. Gideon Levy ha definito l’orrore nato nelle ore successive come “tardivo e moralista”. Perché il sangue non ha mai smesso di scorrere in quella che diverse religioni ritengono essere una “terra santa”, dove dovrebbe regnare la pace e la giustizia, il rispetto delle diversità, la cura della vita umana e del territorio.
La libertà di informazione è tra le vittime di ogni guerra, ma spesso l’offensiva dei governi e dell’esercito di Israele a danno della popolazione palestinese non viene considerata neppure guerra, dal nostro sistema politico e istituzionale.
L’impunità è la norma quando la violenza e le armi si impongono sulla politica. La scelta di portare avanti politiche coloniali con la forza inevitabilmente determina il ripetersi di episodi ritenuti inaccettabili ma da cui nascono solo parole di circostanza, nel caso dell’Unione Europea.
C’è un’intera parte del mondo in cui il cosiddetto occidente, con i suoi valori, finge di non vedere quanto accade: vale per il popolo palestinese, come per quello kurdo e quello yezida.
Saremo quindi in piazza Santa Maria Novella domani, per ribadire la nostra vicinanza alla causa del popolo palestinese, al fianco di quelle comunità israeliane che non cedono alla retorica bellica e concorrono a tenere in piedi la possibilità di restare umane e umani.
foto_Al Jazeera