Questa mattina, abbiamo espresso la solidarietà del raggruppamento di sinistra alla dura lotta portata avanti dalle maestranze dello stabilimento campigiano, da cinque mesi ormai senza stipendio.
Dmitrij Palagi, candidato sindaco di Sinistra Progetto Comune (Possibile, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista) e Firenze Ambientalista e Solidale
Le istituzioni stanno fallendo rispetto a una serie di proposte precise che arrivano dal territorio, e sono sbagliate le passerelle. Quante volte in Consiglio comunale sono state bocciate le nostre richieste di intervento pubblico in questi anni? Molte. Quante volte le altre coalizioni hanno gridato allo scandalo per pratiche di lotta considerate troppo dure? Troppe. Quindi chi sceglie di esprimere solidarietà allo sciopero della fame e al presidio di piazza Indipendenza non può limitarsi a qualche dichiarazione o passerella. Quando questa vicenda è iniziata, davanti ai cancelli di Campi Bisenzio, ci è stato chiesto di evitare di levarsi sassolini dalle scarpe e strumentalizzazione. Semplicemente c’è da esserci, con i corpi, le menti e tutto il peso che si riesce a esercitare.
Ci fa piacere che anche altre realtà si stiano esprimendo. Chi si impegna a presentare la proposta in Regione? Perché non è stato ancora fatto? Chi si impegna a far diventare Palazzo Vecchio uno degli enti che promuove la PDL? Noi sicuramente sì, lo confermiamo. C’è una proposta di legge regionale da presentare e votare. Il Comune di Firenze può promuoverla e abbiamo già fatto approvare un atto di indirizzo in questo senso. Ricordiamo che Palazzo Vecchio ha approvato a larghissima maggioranza la nostra proposta di Patto di Solidarietà, quindi c’è già un vincolo di impegno. Con la cargo bike che stiamo usando abbiamo sperimentato quanto questi mezzi possano aiutare la logistica, mentre si disegna il futuro di Mercafir e delle mense. In più abbiamo bisogno di fotovoltaico e di pannelli, da mettere anche in area Unesco. Insomma tanto può fare Palazzo Vecchio e lo abbiamo già messo nel programma di governo. Per questo abbiamo raggiunto fisicamente il presidio di piazza Indipendenza.