“Discussa oggi una mozione in cui chiedevamo di riconoscere l’esperienza lavorativa di chi da anni garantisce il funzionamento dell’Amministrazione seppur lavorando in appalto e, quindi, nell’incertezza”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
L’internalizzazione è un obiettivo dichiarato di questa maggioranza e della Giunta: la cosa ci ha sempre visto favorevoli, anche perché era nel nostro programma elettorale, purché prevedesse la salvaguardia del personale che per anni e anni è stato sfruttato in condizioni precarie, attraverso gli appalti. Non violando la legge, ma riconoscendo i titoli dell’esperienza maturata: nel rispetto della normativa vigente si possono fare concorsi pubblici in cui non si cancella quanto avvenuto negli ultimi anni.
Le assunzioni fino al 2023 non mettono in discussione i livelli occupazionali esternalizzati: ci è stato specificato questo, tra le varie cose emerse oggi.
Però una persona che prospettive di vita può avere se non ha certezza del salario oltre il 2023?
E perché non si possono riconoscere i titoli di esperienza, come aggiuntivi rispetto ai titoli di studio?
Non si è capito.
Da inizio consiliatura cerchiamo di suggerire a Palazzo Vecchio le strade per rassicurare chi giorno dopo giorno garantisce i nostri servizi essenziali. Prendiamo atto della votazione di oggi, con l’astensione delle destre e il voto favorevole del solo gruppo misto, di fronte al no compatto di Partito Democratico e Lista Nardella.
Cercheremo di capire come autoemendare la mozione, per provare a scalfire le certezze granitiche della maggioranza e provare a ottenere un passo in più per i servizi archivistici e bibliotecari in appalto, dopo i due milioni saltati fuori all’ultimo nel bilancio votato poche settimane fa.