Francesco Torrigiani e Giorgio Ridolfi, Consiglieri del Quartiere 1 di Sinistra Progetto Comune
Antonella Bundu e Dmitrij Palagi, Consigliera e consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune
Le destre esultano. La loro proposta di aprire la ZTL trova un primo riscontro da parte del governo locale. Ci sfugge totalmente la logica, se non forse legandola alla campagna per le elezioni regionali di settembre. Ma anche qui con difficoltà: dare ragione alle destre che consenso dovrebbe portare?
Eppure tanto era stato detto sull’importanza di una mobilità sostenibile, e sulla pedonalizzazione di diverse strade per promuovere il commercio e la socialità in centro.
Siamo abituati alle contraddizioni della maggioranza che governa la città. Ma ieri si è toccato il massimo dell’incongruenza. Una decisione comunicata ad agosto, con il Consiglio Comunale e quello del Quartiere 1 fermi per la pausa estiva. Il Consiglio di Quartiere 1 (la ZTL ricade tutta nel Q1) appunto, che non più di 10 giorni fa approvava un atto della maggioranza per la ripartenza del Centro Storico, che raccomandava, tra le altre cose, l’allargamento della ZTL 7/24.
Assistiamo dunque alla delegittimazione del Consiglio Comunale, che non ha discusso di questa ipotesi e leggerà della delibera in ritardo, e cosa ancor più grave, quello dei Consigli di Quartiere, nemmeno consultati né informati, anzi contraddetti, anche se governati dalle stesse forze…
Gli stessi consigli di quartiere che la maggioranza, ancora una volta riempiendosi la bocca di contraddizioni, ha più volte dichiarato di voler valorizzare e coinvolgere maggiormente.
Finita l’emergenza sanitaria, con quella sociale che ancora deve mostrare i peggiori effetti, tutto torna peggio di prima.
L’emergenza Covid-19 ha aperto un dibattito tra le forze che governano la città, ed uno degli slogan più risentiti è stato: riportiamo i residenti nel centro storico.
Dopo l’annuncio della apertura dalle 16 alle 7 della ZTL, fatta ieri dal sindaco Nardella, abbiamo capito meglio: si vuole riportare i residenti in centro storico in auto… senza far spostare loro la residenza…
Si fatica a capire i vantaggi della riapertura. L’annuncio parla di vantaggi per gli esercenti. Avere il centro intasato di auto, con inevitabile rallentamento dei mezzi pubblici, alla ricerca di parcheggi (già ora insufficienti per i residenti), dovrebbe far aumentare le vendite? Per far ripartire l’economia del centro, serve permettere ai SUV di parcheggiare in Piazza Strozzi?
Invano avevamo provato a limitare i danni delle concessioni straordinarie di suolo pubblico date ai locali di somministrazione del centro, con l’ulteriore privatizzazione (a costo zero per gli esercenti) di spazi (prima del Covid, giova ricordarlo, nell’area UNESCO erano sottratti all’uso pubblico circa 14.000 mq di suolo, occupati da dehors, un’area pari a due campi di calcio).
Invece che risolvere il tema della vivibilità e di un modello di sviluppo insostenibile, ingannando la cittadinanza che protesta per le difficoltà a parcheggiare e a riposare, ecco che per l’ennesima volta la maggioranza di Palazzo Vecchio, in linea con le posizioni delle destre, ricorda a chi vive in questa parte della città quanta considerazione ha di loro.