“La riapertura era in contraddizione con le decisioni degli ultimi anni. Si è trattato di una misura di mera comunicazione, inefficace e inutile, anche perché manca la visione complessiva”
“Una decisione sbagliata e presa male, quella dell’apertura della ZTL andata in scena nelle scorse settimane, presa contro il parere della stessa maggioranza del Quartiere 1. Una misura da campagna elettorale – sottolineano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, consiglieri comunali di Sinistra Progetto Comune con Giorgio Ridolfi e Francesco Torrigiani, consiglieri al Quartiere 1 di Firenze – per tentare di mitigare le proteste di un mondo del commercio che paga l’assenza di una visione della città al pari della residenza che sopravvive in area Unesco?
Per fortuna non viene prorogata, contrariamente a quanto è stato fatto con l’occupazione temporanea di suolo pubblico straordinaria.
Il comunicato della Giunta parla di presunta utilità. Poi però non rinnova. Restano alcuni provvedimenti che accompagnavano la decisione di aprire la ZTL, giusto per poter dire che si continua a cercare di fare qualcosa…
In Consiglio comunale – ricordano Palagi, Bundu, Ridolfi e Torrigiani – attende ancora di essere anche solo discussa in Commissione la nostra proposta di ampliare la zona a traffico limitato, in termini di giorni e orario.
Il tema, come noto, riguarda la vivibilità di un centro storico sempre più svuotato (lunedì abbiamo denunciato l’assenza di voler censire la popolazione nell’area fino al 2021, dopo le notizie legate alle persone non trovate durante le distribuzioni di mascherine per la pandemia Covid-19). Riguarda anche la mobilità cittadina, che dovrebbe favorire modalità sostenibili, a partire dal trasporto pubblico e da un tessuto urbano a misura di ciclabilità.
Vogliamo ricordare che ancora nessuno ha idea di chi gestirà il trasporto pubblico su gomma, in tutta la Toscana, compresa la nostra Città…
Non c’è un progetto per il nostro Comune, al governo. Si procede a tentoni. Facendo errori. A uno, ieri, si è scelto di porre parziale rimedio, al solito – concludono gli esponenti di Sinistra Progetto Comune – mettendo in contrapposizione commercianti e residenti, per giustificare l’assenza di sintesi”.