Modestia a parte, sono un caso probabile.
Sul sito della Regione Toscana sono ancora con il tampone in elaborazione.
Però due telefonate hanno annunciato l’esito.
Positivo, a bassa carica virale. Quindi solo probabile.
Necessario un secondo tampone di conferma entro 24 ore.
La sorte non è stata troppo avversa, ho trovato un posto già domani per farlo. Il privato non mi avrà!
Dice di stare in casa. Ovviamente è già così da quando mi è stato consigliato di fare il tampone. Certo, non è piacevole stare le giornate ad aggiornare la pagina per provare a capire qualcosa e nel frattempo autoimporsi di non uscire, ma era cosa scontata che forse sarebbe bene ripetessimo. Nel dubbio si sta a casa. Anche se la certificazione per l’isolamento fiduciario a me è arrivata solo adesso.
Sono quindi positivo alla Covid-19? Non è ancora detto
Se il tampone di domani mattina fosse negativo, sfuggirò alle statistiche e non sarò considerato “un caso” (cioè rimango un caso umano, ma quello a prescindere, non sarò un numerino di quelli che tutti i giorni appaiono nei telegiornali).
Ho anche provato ad aprire l’app di Immuni, ma non ho capito che ci devo fare, io l’ho installata dal primo giorno però è un po’ che non se ne sente più parlare….
Poi ho già richiesto i sacchi rossi di Alia, ma forse è stato prematuro. Difficile a dirsi. Tanto è tutto un form. Anche se quello del sistema sanitario regionale stamani mi comunicava di non essere utilizzabile, perché c’era stato un errore (era un form per segnalare errori, quindi è coerente che dia errore).
Ma quindi mi pento di non aver fatto il vaccino quando ne ho avuto l’occasione? No. Pur pensandola in modo diverso dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Che una parte di me mi sta dicendo che sono un bischero. L’altra mi ricorda che lo avevo messo in conto. Di base ho agito pensandomi consigliere comunale, convinto che i criteri da seguire dovessero essere principalmente età e fragilità. Non stava principalmente ai comportamenti individuali capire cosa fare, in un contesto di paure e stanchezza, ma chi ha una funzione pubblica deve valutare in modo diverso anche i suoi comportamenti individuali (imho).
Dopo oltre un anno c’è ancora tanta confusione. Delegare alle persone la gestione della situazione è necessario, ma occorre metterle in condizione di farlo.
Tutto appare un po’ approssimativo, ma è solo una lettura probabile di un caso probabile.
Se un lungo periodo di quarantena mi attenderà lo farò sollevato di aver ricevuto prima la mia tessera ANPI 2021. Bisogna pensare positivo? No, anche perché la canzone di Jovanotti non l’ho mai potuta sopportare. Occorre cercare di praticare il senso della misura (è una delle poche cose che ricordo degli esami di storia della filosofia antica).
Poteva andare peggio? Poteva andare meglio? ????????? (battutone!)
Comunque confidiamo nella riprova. Altre giornate di aggiornamento ossessivo della finestra di navigazione mi attendono