SBAGLIATI MODO, MOMENTO E PURE IL BERSAGLIO – “Un principio di attenzione per gli enti locali è stato strumentalizzato, senza aiutare davvero i sindaci e le sindache dei piccoli centri, ma favorendo le grandi città, che già avevano indennità a sufficienza. Mancata risposta oggi alla nostra domanda di attualità, ci torneremo sopra”
Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Mica vorrete soffiare sull’antipolitica? No, ma a soffiare sull’antipolitica è il Sindaco di Firenze che ritiene giusto e necessario il significativo aumento della propria indennità (che raddoppierà, arrivando a tredicimila euro al mese, come riporta la stampa), mentre pochissimo toccherà a chi guida i piccoli comuni, amministratori “di frontiera” con poco personale e indennità ridicole, usati come pretesto per fare tutta l’operazione.
Il tutto in una fase di enorme crisi economica e sociale: come si fa a ritenere giusta e accettabile l’operazione?
Sta andando in scena il peggio dell’autoreferenzialità di chi siede nelle istituzioni, che alimenta il discredito di cui gode la “cosa pubblica”, perché con la scusa dei problemi dei piccoli comuni si ingrassano gli stipendi dei sindaci dei capoluoghi.
Si spengono i monumenti, allora, con grande enfasi, ma dietro ci si raddoppia il gettone? La questione riguarderà anche chi siede in Consiglio, probabilmente, ne siamo consapevoli, anche se la Legge finanziaria non ci chiama in causa.
Ma intanto pensiamo sia giusto rimandare il più possibile gli adeguamenti stabiliti dalle norme e avanzare una richiesta precisa ai partiti che siedono in Parlamento: di tornare indietro su questa decisione scandalosa, aumentando soltanto le indennità di sindaci e amministratori dei comuni più piccoli.
Oggi non abbiamo potuto discutere la nostra domanda di attualità sul tema: attendiamo la risposta scritta e cercheremo di capire come sottoporre al voto del Consiglio comunale il blocco del raddoppio.
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