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Dmitrij Palagi
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Maggioranza vota la delibera
e scappa via
“Nessuno degli ordini del giorno è stato discusso. Se crea stanchezza stare nelle istituzioni, basta non presentarsi alle elezioni”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Non ci appartengono toni lontani dal profilo istituzionale. Però non si può dire che si chiude un Consiglio comunale per stanchezza. Le destre hanno ritirato larga parte degli emendamenti ed era previsto di andare avanti tutta la giornata di oggi e addirittura domani mattina.
Ma alla maggioranza interessava solo votarsi la delibera, sugli ordini del giorno è tutto rimandato. Perché fanno finta di litigare tra PD, Lista Nardella, Italia Viva e Firenze Democratica. Ma poi ecco lì il pacchetto completo, pronto a togliere alle opposizioni la possibilità di incidere con gli ordini del giorno, dopo aver bocciato tutti gli emendamenti.
Proporre di recuperare quasi 20 ordini del giorno la prossima settimana, con un ordine dei lavori che ha già centinaia di arretrati (datati anche oltre due anni fa) è una pura provocazione.
Rimaniamo senza parole. Che brutta immagine della democrazia che abbiamo dato oggi alla città, come Consiglio comunale
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Scheda Lavagnini: si vogliono le scuole fuori dal centro storico?
“Costa meno andare in altre zone della città? È un motivo sufficiente per svuotare l’area da servizi pubblici?”
Antonella Bundu, Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune)
Enrico Carpini, Territori Beni Comuni (Città Metropolitana)
Solidarietà all’Assessore Bettarini! Mandato avanti dal Sindaco di Firenze, che è anche Assessore all’Urbanistica di Palazzo Vecchio e Sindaco della Città Metropolitana (uno e trino!). A rispondere alle domande di urbanistica in Comune viene mandato però l’Assessore Bettarini, che ha altre deleghe.
Oggi ha risposto a un nostro question time. Come mai si cancella l’ipotesi di una scuola in via Lorenzo il Magnifico, dove invece si può realizzare una struttura turistico-ricettiva?
Perché costa meno andare fuori dall’area UNESCO, quindi svuotiamo ancora di più il centro storico!
Il privato ha presentato un’osservazione, evidenziando errori catastali e necessità di modifiche normative regionali, oltre a sottolineare la necessità di alti costi da sostenere.
Il privato ha fatto il “suo”. Il pubblico che fa? Prende atto. E non viene a spiegare in Consiglio comunale come mai ha fatto indietro tutta, rispetto all’ipotesi di una scuola vicino alla Fortezza da Basso.
Continueremo a chiedere spiegazioni, in Comune e in Città Metropolitana.
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Ex San Giovanni di Dio:
social housing non garantito
“Risposte vaghe e persino scollegate da quanto poi concretamente è stato votato recentemente in Giunta”
Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Continua a essere surreale non avere una figura di Giunta con delega all’urbanistica, mentre si parla delle osservazioni al Piano Operativo. L’Assessore Bettarini viene mandato tutte le volte in prima linea, ma ci appare un sacrificio ingiusto.
Per l’Ex San Giovanni di Dio ricordiamo che c’è una delibera approvata il 22 dicembre. Fa riferimento all’Housing Sociale e stabilisce criteri precisi. In caso di nuove costruzioni sopra i 2.000 mq non si può monetizzare o delocalizzare l’edilizia residenziale convenzionata. Ma Ex San Giovanni di Dio non è nuova costruzione. Si esclude monetizzazione in caso di nuova costruzione previa demolizione sopra i 2.0000 mq. Ma Ex San Giovanni di Dio non è nuova costruzione previa demolizione. In che categoria ricade? Ricade negli interventi conservativi che interessano una superficie tra i 2.000 e i 15.000 metri quadri: quindi la sola monetizzazione della quota del 10%, da destinare a social housing.
Quindi con le regole attuali, così come votate un mese fa dalla Giunta, non ci si può fare social housing, se non abbiamo capito male.
L’altra domanda è: si intende ribadire il vincolo di funzioni pubbliche, a prescindere dalla legittimità dell’eredità rivendicata sulla stampa?
È così difficile rispondere.
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Bilancio: la solita maggioranza, per il solito mandato
“Curiosamente nella seduta consiliare di oggi si sono scoperte cose che diciamo dal 2019. La visione è in continuità”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
È un bilancio keynesiano e di sinistra? O moderato e riformista? In aula abbiamo ascoltato i vari gruppi della maggioranza rivendicare la propria lettura di cosa stiamo votando. E cosa abbiamo votando? Un tassello coerente con il governo di questi ultimi 15 anni.
Certo, alcune novità ci sono. C’è stata una pandemia globale, ci sono due guerre a pochi chilometri di distanza: ma le promesse di novità (“niente sarà come prima”) rimangono senza azioni conseguenti. C’è anche un problema di trasparenza e di costruzione di meccanismi di partecipazione (abbiamo il Quartiere 1 commissariato).
Si scopre che a Firenze non si riesce a vivere neanche lavorando, se non a fronte di grossi sacrifici. Non è una novità! I salari spesso non sono sufficienti. La questione abitativa è un’emergenza. Aumentano le diseguaglianze, si sviluppano dipendenze da sostanze stupefacenti e in tanti spazi si crea un vuoto del pubblico. Sull’internalizzazione dei servizi mensa grandi promesse, ma non ci si è ricordati di dirlo neanche in fase di esposizione.
Alternative alla costante crescita del turismo non vengono proposte, mentre la principale argomentazione è la denuncia delle risorse “tagliate” dal Governo.
La verità è che le casse pubbliche al momento registrano i fondi del PNRR e della tassa di soggiorno.
Non c’è una prospettiva su come andremo avanti. Sembra che tutto sia buono solo per la campagna elettorale. Anche perché la maggioranza uscente litiga, litiga e litiga, ma poi torna a votare compatta. Perché sono 15 anni che governa in continuità, con i risultati oggi evidenti. Attendiamo l’esito del voto sui nostri ordini del giorno su Padovani, gestione dei servizi essenziali (rifiuti, acqua, gas), salario minimo, dignità del lavoro e sicurezza.
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Rinnovata solidarietà al Teatro L’Affratellamento
“Il Teatro è stato sottoposto a una pressione che ha poco a che vedere con la democrazia. Serve pace, non polarizzare”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Esprimiamo solidarietà al Teatro L’Affratellamento, per le pressioni a cui è stato sottoposto da parte del Governo cittadino, ricordando che i fondi pubblici si prendono tramite bandi, dove si definiscono i criteri.
La scelta di non procedere alla proiezione del film “filo-russo” non è dovuta all’ipotesi che inciti all’odio, ritenendolo invece di qualità “scarsa”. In pratica, ci pare di capire, non vale la polemica pubblica scatenata da Sindaco e Giunta.
Ci dispiace molto per questa situazione. Anche perché in aula il Consigliere del gruppo Misto Asciuti si è espresso più volte in “solidarietà a Putin”, ma il suo voto ha salvato almeno un paio di volte la maggioranza nell’approvazione delle delibere.
Un conto è chiedere la pace, un conto alimentare le politiche di propaganda bellica.
Le nostre posizioni sono state sempre chiare e con tranquillità evidenziamo che serve altro a Firenze, una classe di governo capace di favorire il confronto, non di alimentare teorie di sospetto e sfiducia nei confronti delle istituzioni.