“La Giunta sta valutando come fare a tenere aperti i bagni, legando questi servizi però solo agli eventi. Con l’arrivo della primavera è una scelta poco adatta, specialmente in emergenza sanitaria”
Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Giorgio Ridolfi e Francesco Torrigiani – SPC Quartiere 1
“Fuori di casa come si fa ad andare in bagno? Sostanzialmente impossibile.
Si tratta del tema che abbiamo sollevato ieri in Consiglio comunale. Per quasi tutta la durata della pandemia i bagni pubblici hanno subito una chiusura totale o parziale.
Possiamo comprendere che nei momenti di chiusura generale questi servizi siano meno “essenziali”, ma negli ultimi mesi la Regione è quasi sempre stata zona gialla o zona arancione.
Inoltre con il procedere dei mesi dovremmo aver imparato (…) che si può uscire a camminare, senza creare assembramenti (ma il sistema politico non ha mai investito in modo positivo a descrivere come si dovrebbe vivere in pandemia Covid-19).
Chiuderli nei periodi in cui è consentita la libera circolazione non solo è lesivo dei diritti della cittadinanza ma elimina un importante presidio igienico per coloro che sono fuori casa. Abbiamo quindi chiesto alla Vicesindaca come mai.
Ci è stato risposto che la decisione è sia dell’Amministrazione che del gestore e che alcuni bagni pubblici hanno ricominciato a offrire il servizio (ma dalle continue segnalazioni che riceviamo, decisamente troppo poco).
Ovviamente nell’elenco dei presidi ancora aperti sono stati del tutto trascurati i bagni dell’Oltrarno, come quello di Santo Spirito, che avevamo richiamato direttamente nel testo del question time.
È stato inoltre detto esplicitamente che gli orari in cui venivano tenuti aperti erano strettamente legati agli orari di mercati e la domenica nelle vicinanze delle aree verdi, come nel caso delle Cascine.
Un’apertura così parziale non ci sembra sufficiente: non è giusto escludere una parte della cittadinanza, come quella dell’Oltrarno, che ancora non sa quando potrà rivedere i bagni pubblici riaperti. Inoltre gli orari risultano troppo ristretti non permettendo la fruibilità durante il resto dei giorni.
Ringraziamo le cittadine e i cittadini che hanno sollevato la questione e purtroppo ci scusiamo per la risposta solo parziale che ci è stata data.
Continueremo a chiedere una completa riapertura dei servizi per garantire il diritto di tutte e tutti e per salvaguardare la nostra salute”.