“Oggi è prevista la prima scadenza per i chiarimenti di primo grado, questa mattina si è tenuta una seduta di due commissioni per il concorso internazionale. Molti gli elementi di preoccupazione”
Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (SPC)
Lorenzo Palandri e Francesco Gengaroli (SPC Quartiere 2)
Tommaso Grassi, Filippo Zolesi e Massimo Torelli (FCA)
“La giornata di oggi prevedeva la scadenza per i chiarimenti di primo grado sul Concorso Internazionale per la riqualificazione dell’area di Campo di Marte Nord e dello stadio di Pier Luigi Nervi di Firenze. Questa mattina si è tenuta una seduta delle commissioni 3 e 5 congiunte, per dare informazioni su questo percorso, verso il quale abbiamo numerosi dubbi.
Siamo sempre stati per una soluzione che garantisse un futuro pubblico del Franchi, ma vogliamo che le cose siano fatte bene. La documentazione ci pare evanescente e i tempi troppo stretti. Ci viene da dire che la vittoria da parte di uno studio come quello di Casamonti non ci stupirebbe.
Che fine hanno fatto le promesse del Sindaco pre-Covid-19 sull’uso di risorse comunali, ora che al 50% il bando è coperto dalla sponsorizzazione della Fondazione Cassa di Risparmio e da Banca Intesa?
Qual è l’idea di fondo del futuro di Campo di Marte e che ruolo avrà il consiglio comunale rispetto agli ampi margini lasciati alla progettazione, anche in modo improprio?
Che tipo di mobilità è ipotizzata, concretamente?
Nell’introdurre la conferenza stampa Massimo Torelli ha insistito sul fatto che è un’opera fondamentale per la città e che per questo c’è preoccupazione per i punti aleatori e precari dell’operazione nel suo insieme”.
Lorenzo Palandri ha evidenziato “l’assenza di una progettualità sugli usi degli spazi e dell’area circostante, considerando problematici i 15.000 metri quadri di aree direzionale, residenziale e alberghiera previste, a cui si aggiunge un parcheggio in uno spazio di pertinenza di Ferrovie dello Stato che non si sa come dovrà essere recuperato. Quei 3.000 posti vicini allo stadio come faranno a non essere un ulteriore attrattore di traffico?”.
Filippo Zolesi ha mostrato “mappe alla mano” come “ci sia un’intera area che rischia di rimanere scoperta anche una volta che verranno realizzate le linee della tramvia annunciate. Il tessuto urbano nel suo insieme è privo di una visione pubblica: ci sembra che troppo sia stato lasciato alle decisione dei privati”.
Antonella Bundu era presente in commissione oggi, “la prima vera occasione per il Consiglio comunale di avere qualche informazione da parte dell’Amministrazione. Evidenzia le contraddizioni delle dichiarazioni della Giunta sui flussi turistici e le trasformazioni urbanistiche della città, con cui si rende chiara l’assenza di una progettazione pubblica effettiva”.
Tommaso Grassi chiude su “quanto potrebbe essere nascosto dietro alla mancanza di chiarezza: quei 15.000 metri quadri sono lì per far quadrare i conti economici alla fine? Il Comune svolge la funzione di immobiliarista per i privati?”.
“Speriamo di avere torto nei dubbi e che invece tutto andrà per il meglio, facendo vincere il miglior progetto. Noi confermiamo di avere a cuore il futuro di Campo di Marte e del Franchi”.