“Una risoluzione di molto tempo fa arrivata nel Salone de’ Dugento oggi. Un dibattito surreale”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Berlusconi è ancora lì. Non solo su Tik Tok.
Sta anche in Palazzo Vecchio.
La Lista Nardella ha chiesto di non procedere al voto, in nome della par condicio.
Per fortuna non è andata così.
Almeno abbiamo potuto ascoltare il candidato sindaco delle destre dire: “non ho mai votato Berlusconi”.
Così abbiamo potuto ascoltare il centrosinistra dire che “tutti gli atti si rispettano, ma questo non è il momento di parlarne”, confermando di aver abbandonato da molto tempo la pregiudiziale antiberlusconiana.
Così abbiamo potuto ascoltare il consigliere di Forza Italia dire che “se Berlusconi fosse stato povero oggi sarebbe in carcere”.
Così abbiamo potuto ricordare che la forza erede dell’MSI al governo ci è già andata, con Silvio Berlusconi, che ha fatto vincere la pregiudiziale anticomunista su quella antifascista, coalizzando il peggio del Paese e complice una sinistra pronta a dirsi sconfitta e cedere completamente all’ideologia neoliberista.
Comunque abbiamo ascoltato imbarazzo da parte della maggioranza. Perché? Perché Forza Italia è stato il perno delle operazioni di grandi intese, a partire dallo stesso Governo Monti che subentrò all’ultimo Governo Berlusconi.
Silenzio della Lega. Rivendicazione di Fratelli d’Italia di non aver avuto bisogno di Forza Italia.
Insomma, oggi in aula è andata in scena la vera politica, che si divide per finta. E poi sui temi divisivi trova gli accordi nei corridoi.
La scelta di ritirare l’atto da parte di Forza Italia è vergognosa. Manca di rispetto all’aula che è stata impegnata per decine di minuti “a vuoto”. Per mancanza di coraggio e chiarezza politica di destre e centrosinistra?