“Confermate le ragioni della mobilitazione del personale dipendente dei servizi bibliotecari e archivistici del Comune di Firenze in appalto”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Al momento il bilancio del Comune di Firenze copre solo i servizi essenziali di biblioteche e archivio: fondata quindi la preoccupazione di lavoratrici e lavoratori, che hanno proclamato uno sciopero per l’8 febbraio.
Nella risposta al question time di oggi registriamo alcune note positive. Da una parte il riconoscimento che chi lavora per conto di Palazzo Vecchio, anche se in appalto, non può essere considerato “estraneo” all’Amministrazione, dall’altra l’impegno a voler riconoscere, nel rispetto delle norme vigenti, la professionalità di chi da molti anni garantisce questo tipo di attività, per i prossimi concorsi pubblici.
Restano però numerose criticità, anche perché le cose non sono chiare. Sembra essere stata rimossa la mobilitazione delle precarie e dei precari, che raccolsero migliaia di firme, per consegnarle alla Presidenza del Consiglio durante una seduta nel Salone dei Cinquecento: è anche merito di questa lotta se fu limitato l’uso della cassa integrazione.
Per questo le lavoratrici e i lavoratori tengono alta la mobilitazione, per vedere garantiti i loro diritti e la loro dignità.
Continueremo a chiedere conto a Sindaco e Giunta degli impegni dichiarati, non per polemica, ma per trasparenza e per riconoscere il ruolo che dovrebbe avere la politica, strumento a disposizione della cittadinanza e di chi lavora.