“La traccia dell’intervento di Sinistra Progetto Comune a seguito dell’intervento della Sindaca”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
All’interno del Documento Unico di Programmazione 2025-2027, anche in quello integrato con nota di aggiornamento, la sezione operativa indica come obiettivo strategico il rafforzamento del coinvolgimento della cittadinanza e il ruolo strategico dei Quartieri.
Tra i passaggi c’è anche quello di avere un budget individuato con cui sperimentare il bilancio partecipativo, cioè provare a confrontarsi con la residenza per capire per cosa spendere e come.
Dopo sei mesi di nuova consiliatura, non ci avete indicato un euro stanziato con questa finalità. Anzi, ci avete proposto di andare in deroga alle nostre regole, sacrificando il lavoro dei Quartieri, prima ancora di quello delle Commissioni.
Il nostro no vi ha fatto parlare di senso di irresponsabilità. Allora possiamo ricordare che nel 2024 questo tipo di atto è stato votato il 29 gennaio. Nel 2023 la data è quella del 29 marzo. Nel 2022 si parla del 28 febbraio, per poi arrivare al 22 febbraio nel 2021. Certo, c’è stata l’emergenza pandemica Sars-CoV-2, ma neanche ci avete detto perché sarebbe stato necessario rinunciare a quanto prevede il nostro regolamento. Perché non avete rispettato i tempi che conoscevate? E che conseguenze stiamo pagando per l’irresponsabilità di Sinistra Progetto Comune?
Nell’autoemendamento di stamani scrivete che i motivi del ritardo sono legati al Disegno di Legge Bilancio 2025, ma perché non è stato chiarito già alcune settimane fa?
Nei Consigli di quartiere la dialettica è stata comunque insufficiente. Immaginiamo che l’ordine del giorno della maggioranza di oggi si baserà su interlocuzioni che è lecito siano privilegiate, ma non dovrebbero essere esclusive ed escludenti, tagliando di fatto fuori gli altri gruppi, che comunque del consenso – per quanto parziale – lo hanno avuto, per svolgere un mandato di controllo e di indirizzo.
Nel frattempo, nulla ci avete detto di come intendete rafforzare il ruolo dei Quartieri. Noi due proposte ve le abbiamo fatte. La prima era ridare loro strutture e risorse, ritornando alla stagione pre-Renzi: ci avete detto che era troppo, senza spiegarci cosa concretamente volete fare. La seconda è il superamento dell’elezione diretta delle e dei Presidenti, ma la nostra proposta di delibera giace in attesa di poter essere discussa.
Anche in questi giorni Firenze e la Toscana si rilanciano come territori in cui tentare di far fronte al fenomeno dell’overtourism. Ma oggi ci proponete di prevedere € 82.000.000 dall’imposta di soggiorno, di cui più di 2 milioni da destinare a informazione e promozione turistica. Nel frattempo, rivendicate la scelta di aver ridotto l’addizionale IRPEF dallo 0,3% allo 0,2%, certo aumentando la fascia di esenzione totale, ma senza progressività. Qui tutto è congelato al 2014, con una previsione di € 10.500.000 di entrate. Come si fa a rinunciare a un modello di sviluppo insostenibile, se lo fate pesare così tanto?
La pressione sulla residenza e le imprese è comunque alta. La TARI, che continua ad aumentare, dovrebbe ammontare a un importo di € 129.550.985, a cui si aggiungono € 13.000.000 a titolo di recupero evasione. Guardando all’aeroporto, ci sono poi i diritti di imbarco per aeromobili (€ 66.300). Chi non prende l’aereo, ma l’auto dovrà pagare molto di più di quanto ha fatto fino a oggi con le vetrofanie. Uno strumento pensato male, introdotto perché l’allora Sindaco Nardella aveva promesso sosta gratuita, invece di investire in servizi di trasporto pubblico locale, dopo la scelta di privatizzare ATAF ai tempi di Matteo Renzi. Dite che non si deve usare l’auto, quando è possibile, ma poi scegliere di promettere 10.000 nuovi posti auto, compreso quello interrato in piazza del Cestello, quasi un’ossessione. Così avete regalato alle destre una facile campagna di consenso, evitabile, se aveste voluto condividere con il Consiglio comunale quanto ci sono costate le vetrofanie in questi anni, come vi avevamo chiesto. Avremmo potuto pensare a soluzioni più adatte ai bisogni delle persone, modulate in modo più progressivo, ma a voi non interessa costruire nulla, sul piano politico. Amministrate, senza visione.
Lo si vede bene sulla refezione scolastica. Oggi la Sindaca rivendica le risorse stanziate, si è persa la promessa di internalizzare, scegliendo di entrare dentro Qualità e Servizi. Vi hanno spaventato le ultime cronache, o c’è altro, che continuate a non spiegare, evitando sistematicamente di rispondere alle domande che possono creare imbarazzo?
Denunciate giustamente il DDL Sicurezza, ma proseguite a prevedere ulteriore videosorveglianza, con telecamere anche nelle scuole. Prima o poi ci darete soddisfazione sugli armadietti blindati per permettere al personale della Polizia Municipale di non portare l’arma nelle proprie abitazioni. In Commissione 4 avete sfruttato in maniera opinabile i complimenti fatti all’Assessore Paulesu perché risponde alle interrogazioni nei tempi giusti, come dovrebbe fare tutta la Giunta. Ci avete detto che lì potevamo dare un parere favorevole. Ma non è qualche voce con dei più che cambia la visione complessiva. Certo, è positivo che ci siano 1,8 milioni in più alla voce disabilità. Però sono risorse che arrivano in parte importante da Vita Indipendente: non si tratta di una scelta del Comune, che potranno essere gestite bene, ma che al tempo stesso sono vincolate.
La voce dei trasferimenti e dei finanziamenti è fondamentale e su quella, ci avete chiarito, non si discute. Un po’ per il quadro normativo, un po’ perché la continuità è un vanto legittimo di chi da 15 anni non mette in discussione scelte di fondo sempre presenti.
Nel 2019 vi avevamo proposto di sviluppare informazioni sui diritti delle persone anziane e in condizioni riconosciute di fragilità. Ci avete detto di no, ma girando per la Città troverete tante persone che si sentono abbandonate. A cui non si risponde con tabelle e numeri, ma con scelte politiche.
Quelle che ci presentate a voi bastano, a noi no. Prima però di presentare emendamenti, abbiamo la consapevolezza di dover costruire quella partecipazione che voi non realizzate.
Costruiremo campagne, di ascolto e di proposte. Proveremo a leggere meglio e in modo dettagliato gli importi. Come ha fatto il nostro gruppo al Quartiere 2, ricordando che il 3,5% di soldi in più diventa l’1% al netto dell’inflazione.
Continuate a darci l’idea di gestire l’esistente e fare il meglio che si può, nelle condizioni date. Il meglio è nemico del bene? Può darsi, ma cambiare le condizioni date dovrebbe essere il compito principale della politica.