“In queste ore sta girando l’allarme rispetto al rilascio delle certificazioni elettorali per le oltre 590mila firme già raccolte: lunedì chiederemo a Sindaco e Giunta di dare un esempio positivo di volontà politica”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
La cannabis è un argomento tabù per il sistema politico e istituzionale, anacronistico e arretrato rispetto al Paese reale. Le oltre 590mila firme raccolte in pochi giorni, per un referendum sulla legalizzazione di questa pianta, sono un segnale importante, a prescindere dal dibattito sulla firma digitale e la presunta trasformazione della democrazia.
In queste ore sta girando un allarme legato agli uffici comunali: non starebbero riuscendo a rispettare le 48 ore entro cui rilasciare i certificati elettorali che devono essere depositati insieme alle sottoscrizioni.
Dare la colpa a chi lavora negli enti locali sarebbe criminale: l’assenza di personale e di risorse ha messo da tempo in ginocchio il funzionamento delle istituzioni. Ci interessa però capire se Palazzo Vecchio fa parte del problema e se il Sindaco e la Giunta vogliono cogliere questo momento come occasione storica, investendo il tema di particolare attenzione e garantendo nei prossimi giorni uno sforzo dell’Amministrazione per garantire la riuscita del referendum sulla cannabis.
Sarebbe un segnale importante a tutto il Paese, nella speranza che a livello nazionale si voglia prorogare la scadenza al 30 ottobre, come già fatto per gli altri quesiti di queste settimane.
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