“Depositata una risoluzione per esprimere solidarietà a Walter De Benedetto e per chiedere (a Regione Toscana e Governo) di risolvere tutti i problemi legati alla disponibilità dei farmaci cannabinoidi”
Qui la risoluzione da noi presentata in Comune
Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
“Walter De Benedetto rischia fino a sei anni di carcere. Il 27 aprile, ad Arezzo, si terrà un’udienza del suo processo. La sua colpa? Essere malato e avere bisogno di cure. Per questo ha coltivato delle piante di cannabis, essendo insufficiente quanto era in grado di offrirgli il servizio sanitario.
La Toscana è la realtà più avanzata d’Italia nell’ambito dei farmaci cannabinoidi. È stata la prima Regione a legiferare in materia, con una legge del 2012 integrata nel 2015. Il nostro Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare è l’unica realtà che produce i medicinali di cui dà conto il Ministero della Salute. C’è però molto da fare. A tutti i livelli.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dato indicazioni precise, ma delle sei raccomandazioni date all’ONU nel 2019 solo una è già stata accolta, a dicembre del 2020. In più studi istituzionali e internazionali si è evidenziato quanto il pregiudizio stia limitando la ricerca e il diritto alla cura delle persone, senza che l’emergenza pandemica abbia saputo smuovere una maggiore consapevolezza nelle nostre società.
Per questo abbiamo depositato una risoluzione articolata e che alleghiamo al comunicato.
Oltre a voler far arrivare la solidarietà a Walter De Benedetto abbiamo avanzato richieste precise rivolte a Regione, Governo e Parlamento. Ci sono ampi margini di azione per i diversi enti, quindi anche sul nostro territorio, allargando le patologie previste per la cannabis terapeutica, prevedendo il comodato d’uso per la dotazione degli ausili medici, uniformando il servizio in tutta la Toscana.
Speriamo che Palazzo Vecchio possa dare un contributo concreto a questa lotta di civiltà e chiediamo a tutte le altre forze consiliari di riconoscere l’importanza del tema, come già è avvenuto nelle ultime due consiliature.
Vogliamo ringraziare l’Associazione Progetto Firenze, Possibile e Rifondazione Comunista per il confronto che abbiamo avuto in questi giorni, grazie al quale siamo riusciti a proporre un testo articolato, con il quale vorremmo che il nostro Comune riuscisse a dare un contributo concreto al dibattito nazionale sulla cannabis terapeutica”.