“Di tramvia non si può parlare, o meglio se ne deve parlare solo nei termini che dice la Giunta. In evidente difficoltà nelle risposte che ci ha dato oggi”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
“S’è vinto le elezioni, quindi si fa un po’ quello che ci pare. Soprattutto sulla tramvia, perché o accettate quello che si vuol fare, o siete di destra e volete le auto private”.
Ecco il senso che abbiamo percepito con la risposta della Giunta alle nostre domande di oggi sulla viabilità e la mobilità prevista a Firenze per il prossimo futuro. Non ci sono disagi sostiene l’Assessore, con un certo sprezzo del pericolo (siamo in un periodo di festività e sotto pandemia Covid-19).
Oltretutto l’Assessore sostiene che avremmo letto male gli articoli della stampa. Il consiglio di usare l’autostrada a pagamento per muoversi tra parti interne della città lo ha dato eccome. Senza ipotizzare alcuna misura capace di non pesare sulle economie delle persone che si devono muovere per necessità (in zone rosse e arancioni ci si può spostare solo in questi casi, quindi è davvero infelice l’ipotesi così proposta).
La cosa più clamorosa è che l’Assessore nega si siano ipotizzati venti giorni per studiare una mobilità alternativa. Ecco l’inizio di un articolo del Corriere Fiorentino del 28 dicembre (di oggi quindi): «Palazzo Vecchio si dà venti giorni di tempo per studiare un piano di viabilità». Non è che quando si vincono le elezioni si possa negare la realtà.
Nei riguardi della cittadinanza vogliamo garantire l’esistenza di una sinistra attenta al trasporto pubblico e ai disagi che si potrebbero evitare, ma che non è quella di governo. Ci torneremo sopra, è un impegno e un dovere”.