“Erano stati depositati da molto tempo, ma la maggioranza ha preferito rinchiudersi nel campo dell’esistente”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Riprendere la creazione di luoghi per le persone in semilibertà (per fare una doccia, cambiarsi e cose simili), istituire un tavolo permanente per la salute mentale che vedesse coinvolto il Consiglio comunale, sistematizzare i rapporti tra il Salone de’ Dugento e la figura dell’operatore ponte.
Erano tre richieste depositate in occasione della relazione del Garante comunale dei diritti delle persone private della libertà personale, che vorremmo tornare presto in aula, magari insieme al Garante regionale e alle altre figure che operano all’interno di Sollicciano (il cappellano, l’imam, la direttrice, le organizzazioni sindacali e le realtà di volontariato).
Non mettiamo in discussione l’attenzione dell’attuale Amministrazione comunale o del consigliere delegato dal sindaco al carcere.
Riteniamo che il quadro esistente non sia sufficiente a far fronte a un sistema in cui si esce da una casa circondariale peggio di come ci si entra, principalmente a causa dell’assenza di un rapporto migliore tra città e istituti penitenziari.
Auguriamo a Sindaco, Giunta e maggioranza di riuscire a cambiare le cose, noi ribadiamo la nostra disponibilità a mettere in discussione un modello disumano e anticostituzionale.