Dal consiglio comunale
del 7/10/2024
Prima parte senza possibilità di porre le nostre domande, intoppo sul sociale e le sicurezze, approvazione degli atti in conclusione. Ecco come è andata oggi!
Prima parte senza possibilità di porre le nostre domande, intoppo sul sociale e le sicurezze, approvazione degli atti in conclusione. Ecco come è andata oggi!
“Approvato un testo di sintesi che è l’inizio di un percorso che va in una direzione nuova”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Dopo anni abbiamo ottenuto una prima apertura di Palazzo Vecchio rispetto alla revisione e al rafforzamento della ZTL, rivedendo le finestre e il disciplinare.
Ci sono alcuni criteri per noi fondamentali che sono presenti nella mozione: il coinvolgimento del Consiglio del Quartiere 1, la tutela del diritto alla mobilità a partire dal rafforzamento del trasporto pubblico locale, l’attenzione a una residenza fortemente penalizzata come quella dell’area UNESCO, confrontarsi anche con la cittadinanza e non solo con le categorie.
Il traffico privato più inquinante deve essere ridotto, contrastando in modo efficace la sosta selvaggia e quella irregolare.
Ringraziamo chi negli anni ha continuato a chiedere l’estensione 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Continueremo a portare avanti questa posizione, ma abbiamo accettato l’ampio lavoro di convergenza e sintesi registrato in Commissione 6, con tutti i gruppi di maggioranza (AVS-E, PD, LFS) e le altre opposizioni di Movimento 5 Stelle e Firenze Democratica.
Dispiace che le destre continuino a non capire il senso di questa istanza.
“Dispiace che Palazzo Vecchio non voglia assumersi un ruolo preciso in materia di programmazione e costruzione di risposte rispetto ai bisogni”
Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune
A settembre 2024 c’erano circa 160 persone in lista di attesa RSA, di cui circa il 28% con richiesta di intervento economico integrativo sociale. Quindi servirebbero altri 4.100.000 €, per quanto riguarda la copertura delle cosiddette quote sanitarie e quote sociali. È facile immaginare che ci siano tante altre famiglie in una condizione di bisogno, che nelle difficoltà del sistema rinunciano anche solo all’idea di domandare. A fronte di un invecchiamento costante della popolazione, non aumenta la spesa per la parte sociale delle strutture residenziali e semiresidenziali sociali e sociosanitarie, per persone anziane o con disabilità. Erano poco più di 13 milioni nel 2019 e sono poco più di 13 milioni nel 2023 (nel 2021 e nel 2022 si era addirittura scesi a circa 12 milioni e mezzo circa).
Curioso il passaggio in cui la Giunta sostiene di non vedere «ragion d’essere» per «una specifica programmazione di strutture e posti letto sul territorio zonale». Tra i compiti della Società della salute c’è quello di programmare le attività territoriali con i bisogni sanitari e sociali, garantendo continuità ai i percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali. Purtroppo, è vero che la maggior parte della titolarità della gestione delle RSA «è in grandissima parte in capo a soggetti privati», ma è previsto esplicitamente un ruolo del Comune per il rilascio di autorizzazione da parte delle strutture. Questa autorizzazione ha bisogno di un parere obbligatorio, anche se non vincolante, da parte della Società della Salute. E per dare quel parere non si può prescindere dall’idea di fabbisogno e di offerta.
Ringraziamo l’Assessore Paulesu per le risposte a una nostra interrogazione. Ci chiariscono un quadro che non condividiamo. I soldi li mette la Regione, ma la programmazione viene rimandata ai percorsi individuali di chi è in carico ai servizi sociali e ai gestori in prevalenza privati. Non c’è seria programmazione e previsione del fabbisogno, in prospettiva. Così il sistema regge? Dalle mobilitazioni in corso in queste settimane ci sembra di poter dire che non c’è adeguata consapevolezza dei problemi in cui siamo.
Per questo presenteremo una mozione in questi giorni, con la finalità di rilanciare il ruolo di Palazzo Vecchio, magari per dare un esempio virtuoso anche ad altri enti locali.
“Un quadro che conferma problemi strutturali, quello descritto oggi dalla Direttrice della Casa Circondariale N.C.P Sollicciano”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Ringraziamo la Direttrice della Casa Circondariale di Sollicciano per aver risposto alle nostre domande, durante l’audizione della Commissione 4 convocata in sede referente, anche a seguito di nostre richieste per una maggiore attenzione del Comune in relazione al carcere.
Partiamo dal progetto di cura del verde, annunciato dall’allora Assessore Giorgio. Non è mai partito. Un protocollo firmato con “belle foto”, a cui non è seguito niente, che è rimasto “carta straccia”, ci è stato spiegato. Ci sono problemi di carenza di funzionari contabili da dedicare. In generale non esistono progetti strutturati per portare “fuori” dall’istituto penitenziario chi potrebbe accedere ad altri percorsi (la genitorialità in carcere è solo la casistica più nota). Quello che c’è si costruisce su base individuale. Avevamo mosso molte perplessità su quel progetto, ma il fatto che non sia nemmeno partito è significativo sull’atteggiamento del governo cittadino, pronto ad attaccare il Governo nazionale, senza sufficiente attenzione su ciò che gli compete (compreso ICAM e casa-famiglia).
Interessante anche l’affermazione della Direttrice sulla sezione che c’era per persone transessuali. Ci ha detto che si adopererà perché non tornino. Sollicciano avrebbe già diversi problemi ed è bene che si investa sull’Articolazione per la tutela della salute mentale, dati i tanti problemi legati a questo ambito. Le persone transessuali sono considerate una “tipologia particolarmente complicata” ed è bene che non ci siano altre complicazioni. Non è una posizione che condividiamo. I problemi della salute mentale sono diffusi dentro e fuori dal carcere. Chi ha patologie dovrebbe stare fuori da Sollicciano.
Ci sono poi le questioni ormai quotidiane. Oggi un quadro elettrico si è bruciato, al femminile, a causa delle infiltrazioni meteoriche.
Gli 11 milioni di euro per i lavori sono bloccati. La Direttrice ha fatto richiesta di accesso agli atti al DAP per capire meglio ma ha ricevuto in risposta un diniego.
Non entriamo nel merito delle specifiche responsabilità e di un potenziale teatro di rimpallo di responsabilità. Quando avevamo chiesto il commissariamento era un atto non di ostilità verso la Direttrice, ma per un’attenzione straordinaria di una politica costantemente presa da altro, forse per calcoli di consenso politico.
“Ringraziamo tutti i gruppi presenti per aver compreso il significato della richiesta nata sul territorio, dal basso”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Umberto Terzi è un Maestro protagonista della vita di Rifredi. Ha iniziato a insegnare nelle Scuole Popolari, dopo la seconda guerra mondiale, per contrastare l’analfabetismo. È poi entrato alla Scuola Elementare Matteotti, dal 1959 al 1987, portando poi avanti un laboratorio di informatica tra il 1987 e il 1991.
Tante generazioni hanno avuto la fortuna di poter partecipare alle sue lezioni e alle attività che proponeva, spesso all’avanguardia e sempre attente alle trasformazioni della società. L’elaborazione del giornalino di classe, il laboratorio di fotografia, l’uso del personal computer, il progetto la “strada di Pippo” per studiare le frazioni: sono solo alcuni esempi, ricordati dalla cittadinanza.
Decine di cittadine e cittadini hanno chiesto di dargli un riconoscimento cittadino. Tra loro anche l’attuale dirigente scolastica della Matteotti e la Segretaria della Sezione ANPI di Rifredi. Tra le ragioni c’è anche il fatto che nel 2022 Umberto Terzi ha partecipato in modo attivo al ricordo della figura a cui la scuola è intitolata.
Terzi è un 98enne ancora attivo, che conserva un archivio fondamentale per non perdere la memoria viva di Rifredi.
Ci fa piacere che la richiesta sia stata fatta propria da tutta la Commissione 5. Ringraziamo quindi il presidente e tutte le persone presenti che hanno scelto di accogliere la proposta. Confidiamo che a breve possa essere fatta propria da tutto il Consiglio e trovare rapido sviluppo.
“Lunedì domanda di attualità per capire quali misure sono state pensate, in attesa del rafforzamento della ZTL”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Francesca Lupo – Sinistra Progetto Comune Quartiere 1
La lettera dei Cittadini per Firenze è sul Corriere Fiorentino di oggi. Riporta una testimonianza esasperata per quanto accade davanti all’ospedale di Santa Maria Novella, in termini di parcheggi irregolari e selvaggi.
Pochi giorni fa, a fine settembre, sulle piattaforme digitali, sono tornate a circolare nuovi immagini dell’uso improprio di piazza Santa Maria Novella, che sistematicamente si trasforma in area di sosta, invece che in area pedonale.
Sono questioni sollevate più volte anche nella consiliatura precedente, quando si diceva che per allargare la ZTL era necessario attendere l’applicazione di un nuovo piano per il trasporto pubblico locale.
Nel frattempo che fine hanno fatto le promesse di questi ultimi mesi?
Abbiamo depositato questa mattina una domanda di attualità, perché lunedì la Giunta possa rispondere alla cittadinanza che ha rilasciato la nota in queste ore su Santa Maria Nuova, aggiornandoci anche sui provvedimenti per piazza Santa Maria Novella.