Attivisti per la Palestina criminalizzati:
clima preoccupante
“Giuseppe Flavio Pagano e Karem Rohana oggi in Palazzo Vecchio per testimoniare quanto sta avvenendo nella nostra Città”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Esprimiamo profonda preoccupazione per la situazione repressiva che colpisce chi lotta per i diritti umani, la giustizia sociale e la pace tra i popoli.
Giuseppe Flavio Pagano è stato interessato da perquisizioni, fermo e sequestro dei suoi dispositivi con l’accusa di incitamento verso atti terroristici. Il tutto accompagnato da una triste consuetudine, in cui le critiche al Governo di Israele vengono assimilate ad affermazioni antisemite.
Alla base di questa specifica vicenda c’è un servizio di Al Jazeera, che ha ripreso una denuncia social di Pagano, senza contatto diretto. Tanto è bastato per costringerlo a subire un’esperienza non isolato. Come lui anche altre persone hanno dovuto vivere la stessa esperienza.
Abbiamo chiesto a Giuseppe Flavio Pagano di venire oggi in Palazzo Vecchio a raccontare la situazione, perché abbiamo raccolto documenti che attestano come sia stato anche attivato un tentativo di fargli perdere il posto di lavoro, in appalto per conto del Comune di Firenze. Sono canali separati che attestano un vero e proprio accanimento.
Insieme a lui c’era Karem Rohana, già al centro di attacchi feroci, sempre a partire dall’attività sulle piattaforme digitali, che lo hanno portato a ricevere provvedimenti di allontanamento nei confronti dell’allora Sindaco Nardella.
Evidenziamo un elemento fondamentale: loro sono attivisti che pubblicano tutte le loro opinioni. Nei loro confronti agiscono le forze dello Stato senza che sia chiaro chi denuncia formalmente, in molti casi. A questo si aggiungono dichiarazioni politiche che alimentano clima di paura e repressione, mentre in Parlamento si vota il DDL Sicurezza.
Depositeremo una mozione per chiedere al Comune di Firenze di confrontarsi con la Questura e le articolazioni dello Stato, in modo da garantire la legittima libertà di espressione, che è già vincolata da norme e strumenti di tutela legali previsti.
Crediamo sia importante che non ci sia silenzio e che chi si impegna pubblicamente non si senta distante dalla politica istituzionale, per questo ringraziamo Giuseppe Flavio Pagano e Karem Rohana per aver condiviso le loro esperienze.