Dal consiglio comunale del 10/2/2025
La Giunta ha provato a copiare i nostri emendamenti, sugli affitti brevi e la tutela della residenza, ma non ci è riuscita, purtroppo per la Città.
La Giunta ha provato a copiare i nostri emendamenti, sugli affitti brevi e la tutela della residenza, ma non ci è riuscita, purtroppo per la Città.
“Sbagliato rimuovere le responsabilità dello Stato italiano, prima, durante e dopo il fascismo“
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Le memorie sono importanti e devono essere riconosciute. Non si può fare sintesi tra storie diverse e punti di vista opposti, rispetto a ciò che è stato. La storia è una disciplina in continua trasformazione, mentre il vissuto è altro.
Il Giorno del Ricordo è sempre più uno strumento di anticomunismo che conferma la cattiva fede di chi a destra non manca di fare polemiche intorno al 10 febbraio di ogni anno.
La Resistenza e la Liberazione sono state portate avanti da culture diverse e il PCI non è stato certo il partito che ha governato il Paese nei primi anni dopo la seconda guerra mondiale, se non per parte minima.
Prima, durante e dopo il fascismo lo Stato italiano ha rimosso le sue responsabilità. Il colonialismo inizia prima del fascismo, sotto Mussolini si è portata avanti una pulizia etnica e dopo era necessario rimuovere il razzismo di una parte del popolo italiano.
Abbiamo voluto dire questo nel nostro intervento di oggi, perché più della memoria delle vittime (da riconoscere), occorre ragionare sulle responsabilità di chi porta avanti
“Avevamo proposto di inserire un testo che la Giunta ha accolto, non recependone però appieno il significato“
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Prendiamo atto della volontà della Giunta di ascoltarci su almeno una parte della proposta di esonerare dal divieto i tastierini di proprietà condominiale.
Invece di approvare il nostro emendamento, però, l’Assessore ha preferito riformularlo e collocarlo in parti diversi del regolamento.
Noi avevamo agito nella parte della pubblica sicurezza, la maggioranza ha preferito quella sul decoro. La riformulazione però, introduce una modifica sostanziale.
Noi chiedevamo di esonerare dal divieto i tastierini (uno per ingresso) a condizione che fosse di proprietà e gestione condominiale. Il testo riformulato riduce il ruolo del condominio, facendo riferimento a un tastierino di cui l’Assemblea condominiale abbia approvato installazione e gestione.
La differenza è palese: i tastierini per i quali con il nostro emendamento si chiedeva l’esonero potevano essere solo quelli installati e gestiti nell’interesse e al servizio di tutti i condomini. A differenza del Consigliere Santarelli, che pur essendo di maggioranza ha presentato quattro emendamenti, pensiamo che obbligare indiscriminatamente anche i Condomini a rimuovere i tastierini significhi riportare non poche realtà nelle gravose situazioni che erano riuscite a risolvere: chiavi comuni disseminate in tutto il globo, serrature da riparare e sostituire ogni due per tre e scampanellate ad ogni ora da parte di ospiti che hanno perso le chiavi.
Al contrario, nel testo della Giunta anche un tastierino privato al servizio di una sola unità immobiliare potrebbe ritrovarsi esonerato dal divieto, purché abbia ricevuto il consenso della maggioranza dei condomini.
Nel prendere atto, ci sentiamo a questo punto in dovere di consigliare ai condomini che dovessero trovarsi ad affrontare la richiesta di un privato di installare un tastierino, di porre come condizione di cedere al condominio la piena gestione dei codici e del loro rinnovo.
Attendiamo di capire l’esito anche degli altri due emendamenti. Il primo per evitare le cosiddette figure dei checkinisti (forma di lavoro povero che rischia di diffondersi in modo incontrollato), anche in questo caso prevedendo un ruolo del Condominio nell’individuare chi può avere il codice per gestire l’accoglienza chi pernotta temporaneamente. Il secondo per prevedere strumenti digitali certi, che danno alle Amministrazioni informazioni, prendendo atto di quanto succede in altri Paesi.
“La partecipata si trova scaricate su di sé decisioni prive di adeguata programmazione politica”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Ci segnalano diversi problemi per chi cerca di ottenere abbonamenti annuali per le zone di sosta, secondo le nuove regole annunciate dalla Giunta, con pochissimi giorni di preavviso rispetto alla scadenza delle vetrofanie.
È facile ipotizzare un sovraccarico di lavoro all’interno di Servizi alla Strada. Avevamo chiesto conto di chi e come avrebbe dovuto far fronte a queste novità, ma probabilmente non abbiamo ricevuto sufficiente ascolto dal governo cittadino. Evidenziamo, inoltre, come si confermino i tanti problemi ipotizzati per chi ha barriere digitali (anche per età). Ci dispiace questa poca attenzione verso chi è in difficoltà, nonostante la retorica presente anche nelle linee programmatiche della Sindaca. In queste ore depositeremo un’interrogazione urgente su questo e un’altra rispetto al disciplinare dello scudo verde.
Ci risulta che debba essere ancora realizzato il disciplinare in cui definire i mezzi che saranno esentati dai limiti di accesso, con un’incertezza pesante per chi per ragioni di lavoro non sa ancora se deve acquistarne di nuovi. Anche questo grava su SAS, almeno in parte.
Ribadiamo alla maggioranza che il problema è garantire il diritto alla mobilità, con capacità di visione politica complessiva e programmazione. Entrambe mancano, o sono presenti in forma insufficiente rispetto ai bisogni del territorio.
“La risposta fornita dall’Assessora Perini ci appare improbabile“
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Lorenzo Palandri – Sinistra Progetto Comune Quartiere 2
È difficile credere a quanto ci è stato detto oggi in aula. Probabilmente si è giocato sulle sfumature delle parole.
Abbiamo chiesto se la modifica del cronoprogramma dei lavori allo Stadio Franchi determinerà un aumento dei costi. Ci è stato detto di no, che i nuovi accordi non modificano il quadro economico.
Chiederemo la documentazione, perché riteniamo impossibile pensare che la Fiorentina possa continuare a giocare lì senza che questo determini novità e maggiori oneri. Già ora rimane non risolta la questione della copertura dei cantieri, proprio perché non era prevista.
Se la proprietà della squadra di calcio deciderà di mettere soldi propri è inevitabile che chieda qualcosa in cambio, ipotizziamo come esempio una trattativa sulla concessione che si tradurrebbe comunque in minore incasso per il Comune.
Probabilmente la risposta riguarda la situazione attuale, in attesa di nuovi accordi e modifiche definitive al progetto.
Ci spaventa che si voglia sottrarsi dall’affrontare questo tema in modo trasparente, politico e pubblico. Non è mai un buon segnale per il bene comune.
“Il tema è come evitare che il divieto di keybox e tastierini si ritorca contro i condomini, rendendo loro ancor più gravosa la convivenza con chi ospita“
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Delibera key box: emendamenti per non ridurre i già pochi strumenti a tutela delle Comunioni condominiali
“Il tema è come evitare che il divieto di keybox e tastierini si ritorca contro i Condomini, rendendo loro ancor più gravosa la convivenza con chi ospita turisti”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Per la delibera di lunedì, che modifica il regolamento di Polizia Urbana Comunale, abbiamo presentato alcuni emendamenti.
Per quanto si condivida l’intento di ribadire l’obbligo di identificare in presenza anche gli ospiti di di attività extralberghiere o locazioni brevi in immobili residenziali, siamo anche convinti che ogni atto amministrativo debba essere disegnato guardando alla concretezza degli effetti che induce.
Una prudente lungimiranza che non sembra aver trovato spazio di attenzione nella gestazione, pur non breve, della delibera con cui si intende vietare “l’uso delle Key box o di altri apparecchi analoghi destinati a contenere o fornire chiavi, codici etc., atti a permettere l’accesso ad edifici o appartamenti senza la presenza del gestore o suo incaricato, ovunque questi vengano
posizionati”.
Leggendo tutto il testo del provvedimento appare evidente, infatti, che se da un lato non si affronta l’esistenza di innumerevoli altri modi utili a consentire di praticare il check in da remoto (uso di tecnologie digitali, accordi analogici con esercizi di prossimità, o con i depositi per bagagli senza custodia cui si accede con codice o gestione da remoto disseminati ormai ovunque, tanto per dirne alcuni), dall’altro non si è nemmeno provato ad immaginare quali possano essere, nel concreto, le conseguenze di un simile provvedimento per i Condomini, all’interno di quali, come sappiamo, si trova oltre l’80% degli immobili residenziali destinati ai turisti.
A fronte dell’assai limitato impatto sulla sicurezza che la delibera sembra destinata ad avere, ci parrebbe quantomeno sensato esonerare i Condomini dall’obbligo di rimuovere eventuali tastierini di proprietà e gestione condominiale, con i quali la comunità che vi risiede è magari riuscita a riacquisire un minimo di controllo sui propri portoni, sottraendoli alla gestione esclusiva di chi ospita turisti. Obbligare indiscriminatamente anche i Condomini a rimuovere i tastierini rischia di riportare non poche realtà nelle gravose situazioni che erano riuscite a risolvere: chiavi comuni disseminate in tutto il globo, serrature da riparare e sostituire ogni due per tre e scampanellate ad ogni ora da parte di ospiti che hanno perso le chiavi.
Per questo abbiamo ritenuto opportuno presentare alcuni emendamenti volti a esonerare i Condomini dal divieto di utilizzare pulsantiere e tastierini a codice nel caso essi siano di proprietà condominiale e gestiti direttamente dal Condominio, limitandone però il numero a non più di uno per ingresso su strada.
Inoltre, per tenere in debito conto anche alcune delle possibilità che le tecnologie digitali offrono per il riconoscimento legale dell’identità personale, abbiamo presentato un emendamento per specificare la necessità di accertare che tali sistemi e chi li fornisce garantiscano la piena conformità alla normativa italiana e la trasmissione simultanea dei dati anche al Comune.