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Da Palazzo Vecchio

PiazzaSignoriaPalazzoVecchio, Firenze

PD e centrodestra
incapaci di governare:
sinistra unica alternativa

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“Un regolamento sulla partecipazione che è stato presentato come fondamentale e che non viene nemmeno votato”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune

Ci dispiace per quanto è avvenuto oggi in Consiglio comunale. Uno spettacolo davvero triste. Una maggioranza che non ha più i numeri per le lacerazioni interne al centrosinistra, frutto di un braccio di ferro tra Italia Viva e Partito Democratico, che però sono ancora in Giunta insieme. E un centrodestra che presiede la Commissione Affari Istituzionali, con Forza Italia che presenta la delibera e poi va via. Incredibile.

Un modo di mancare di rispetto alla Città. Noi avevamo molte perplessità sul regolamento, ma ritenevamo chiaro il tentativo di adeguare Firenze ad altre Città e per non creare ostruzionismo non abbiamo presentato emendamenti, sapendo che non avremmo votato a favore.

Tanti i punti specifici su cui abbiamo posto l’attenzione, ma ne riassumiamo tre: il mancato referendum Salviamo Firenze, il mancato superamento dell’elezione diretta delle e dei Presidenti di Quartiere, la non applicazione della richiesta del Consiglio comunale di eleggere in aula (invece che nominare) il Garante comunale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale.

Ricordiamo che l’attuale legge elettorale prevede il premio di maggioranza e rende alle opposizioni più difficile avere una presenza nei luoghi della democrazia.

Oggi il centrosinistra e il centrodestra hanno dimostrato di non avere il necessario senso delle istituzioni. Per questo ribadiamo che l’unica alternativa è a sinistra, a favore della partecipazione, dei conflitti da riconoscere, delle persone.

Vigili, Municipale

Quando il personale del Comune vince in tribunale la politica perde

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“Un debito fuori bilancio che conferma le tante ragioni di critica di RSU, organizzazioni sindacali e del nostro Gruppo”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune

Il Tribunale Ordinario di Firenze (Sezione Lavoro) ha dato ragione ad alcune lavoratrici e lavoratori della Polizia Municipale. Si tratta di una vicenda legale di credito orario, sul piano tecnico. C’è però quello politico, sempre eluso dalla Giunta e dalla maggioranza.

Chi lavora per l’Ente non dovrebbe ricorrere alle vie legali per tutelarsi e difendere la propria dignità.

In questi anni abbiamo spesso chiesto cambi di atteggiamento e delle politiche della Giunta. Lo hanno fatto anche RSU e organizzazioni sindacali. Spesso il nostro Gruppo è intervenuto anche sul tema dei crediti orari.

Ci dispiace non si voglia fare una riflessione su come evitare che di nuovo si possano ripetere situazioni generali e ci stupisce con quanta tranquillità l’Assessora al personale ci abbia detto che va tutto bene. Infatti abbiamo votato un debito fuori bilancio.

Multiutility1

Multiutility: il Comune di Firenze
ignaro degli accordi
col Comune di Prato

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“La documentazione arriverà in seguito a decisioni già ratificate da altri soci. Nessuna risposta su aumento TARI e quotazione in borsa”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune

L’aumento di capitale della multiutility passa anche dall’ingresso di soci pubblici. Questo è stato votato. Come è stata votata la quotazione in borsa, che quindi non è in discussione.

Per questo probabilmente l’Assessore Bettarini ha scelto di non dire nulla sul piano industriale, chiarendo che il Consiglio di Amministrazione di ALIA comunica le decisioni solo dopo che vengono stipulati accordi.

Quindi Palazzo Vecchio non sa niente di quanto è stato concordato con il Comune di Prato, che non riguarda solo operazioni societarie, ma anche investimenti sul territorio.

Quindi ALIA ha deciso con il Comune di Prato come utilizzerà risorse pubbliche anche del Comune di Firenze, prendendo impegni di cui ancora non abbiamo neppure documentazione? E questa sarebbe la trasparenza del progetto multiutility?

Prendiamo infine atto, per l’ennesima volta, del silenzio su ipotesi di aumento della TARI. Anche qui silenzio da campagna elettorale.

Palazzo vecchio

Anche al Quartiere 4 maggioranza senza maggioranza

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“La fine della consiliatura si caratterizza per una forte instabilità che dimostra l’assenza di visione e progettualità del Partito Democratico fiorentino”

Filippo Zolesi – Sinistra Progetto Comune Quartiere 4
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune

In Comune il gruppo misto ha favorito l’approvazione del Piano Operativo, visto il voto contrario di Firenze Democratica e l’astensione di Italia Viva.

La frammentazione del centrosinistra segue il commissariamento del Quartiere 1, con il passaggio – temporaneo – di Maurizio Sguanci a Forza Italia.

Nel Quartiere 4 il Presidente uscente Mirko Dormentoni, nonostante sia al secondo mandato, non ha più i numeri, da quando Firenze Democratica è passata all’opposizione. Dato che ha sempre dimostrato senso istituzionale, ci aspettavamo una presa d’atto della mutata situazione e delle conseguenti dimissioni.

Se non ci fosse anche in questo caso chi ha ricevuto un mandato elettorale nel centrodestra e oggi di fatto non fa più opposizione sistematica alla maggioranza, si determinerebbero le condizioni per una sfiducia.

Ci dispiace che di tutto questo il governo locale preferisca non parlare, fingendo non ci sia un problema. Sono le ultime settimane di questo mandato 2019-2024: sono settimane in cui il Consiglio di Quartiere non ha più i numeri coerenti con la vittoria elettorale. Ribadiamo l’errore dell’elezione diretta delle figure di presidenza: svilisce il senso complessivo degli enti locali e di maggiore prossimità verso la cittadinanza.

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Road to Romani Week
a Firenze

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Rom, Sinti e Caminanti. Quante volte capita di sentire battute e giudizi razzisti? Troppe. Questo vuol dire che viviamo in un Paese o in una Città razzista? No. Ma negare che esistano priorità da affrontare ci fa male. “Prof ma io li conosco”, a volte mi dicono in classe, dove ci sono anche persone che a quelle culture appartengono.

Road to Romani Week è passata da Palazzo Vecchio ieri, grazie ad Antonella Bundu, a Luca Milani, a Roberto Rota ma soprattutto a Gennaro Spinelli e tutte le persone che con lui promuovono in modo instancabile un impegno di emancipazione e autodeterminazione quotidiano.

Ci sono comunità che sono parte essenziale del nostro territorio da secoli. Ogni 2 agosto, al Giardino dei Giusti, ricordiamo il Porrajmos, grazie a un atto approvato a inizio consiliatura. La Costituzione nasce anche dalle rivolte nei campi di concentramento e dalla resistenza di queste comunità.

Non sono vittime. Non sono altro da noi. Le comunità sono porte e finestre con cui esprimere individualità complesse e articolate, con cui stare nella società costruendo e sviluppando in ogni momento la propria identità.

Un bel momento ieri e questa bandiera ci accompagnerà nei nostri luoghi di militanza e di progettualità.

(E grazie della foto a Carlo Galletti)

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La Firenze di domani:
importante documento
delle organizzazioni sindacali

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“Abbiamo bisogno che le rappresentanze di lavoratrici e lavoratori siano parte integrante del dibattito istituzionale cittadino”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune

Tanti i punti sollevati da CGIL, CISL e UIL in una conferenza stampa ospitata dal Presidente del Consiglio comunale di Firenze in Palazzo Vecchio oggi.

Riteniamo fondamentale ripensare il rapporto tra organizzazioni sindacali e istituzioni. Perché i conflitti sono fondamentali, anche quando non c’è totale sintonia. Occorre rispetto della diversità dei ruoli.

Partiamo dal ribadire la nostra contrarietà a un nuovo aeroporto e alla multiutility, proprio per accettare l’invito a incontri specifici nelle prossime settimane. Perché su tante questioni concordiamo, a partire dall’emergenza di farsi carico delle questioni sociali più urgenti (come quella abitativa) e dall’attenzione alle questioni ambientali.

I salari sono sempre meno adeguati al costo della vita nella nostra Città, lo sappiamo bene.

Pensiamo che sia necessaria una politica che abbia la capacità di chiarire la sua visione complessiva e confrontarsi. Scegliendo da che parte stare. E noi staremo sempre dalla parte di chi vive del proprio salario e di chi si ritrova ai margini della società.

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