Strage via Mariti: il Comune non può rimandare confronto con Esselunga
“La Procura ha avanzato ipotesi inquietanti: ci sono altri cantieri che coinvolgono o hanno coinvolto quelle ditte e figure professionali?”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Proprio due giorni fa abbiamo chiesto se il Comune di Firenze ha avuto modo in questo anno di confrontarsi con Esselunga, a quasi un anno dalla strage di via Mariti.
La risposta pare essere no. Cioè qualche ufficio è tornato a confrontarsi tecnicamente per i lavori di compensazione legati al cantiere attualmente sotto sequestro, ma politicamente non c’è stata nessuna azione della nuova Sindaca e della sua Giunta.
Si tratta di un errore. Perché nel Piano Operativo alla grande distribuzione il PD ha voluto permettere di passare da media a grande superficie di vendita, ma poi non sembra pretendere ciò che è dovuto alla Città.
La ditta che la Procura ha deciso di mettere sotto indagine, così come le figure professionali coinvolte, sono state coinvolte in altri cantieri terminati o in corso? C’è il rischio che situazioni simili siano presenti in altre realtà? Queste informazioni dovevano essere raccolte a priori, così come andava fatta maggiore pressione per impedire che si venisse a creare la situazione attuale, con topi e il blocco di via Giovanni da Empoli. Per non parlare della richiesta dell’Assemblea 16 Febbraio di vedere realizzato un parco al posto di un altro punto di vendita.
La politica continua a nascondersi dietro alla frase “indagini in corso”, ma invece non mette in discussione un immobilismo che non meritano per prime le famiglie delle vittime.