“Manca il Comandante, ma si procede a prendere decisioni dal forte valore politico, come denuncia anche Fp Cgil in una nota di queste ore”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
“Leggiamo il comunicato di CGIL FP in merito alla chiusura del reparto della “polizia di comunità” e della redistribuzione sul servizio territoriale del personale assegnato. E questo ci suggerisce qualche riflessione.
La prima è il metodo, verticistico e autoritario. Si fa e basta, con un ordine, dato inoltre dal direttore ad interim, che continua a sembrarci più centrale della Giunta.
La seconda è che si chiude così un ciclo, simbolicamente. Quello della polizia come funzione sociale, che andava di moda vent’anni fa, per ripristinare quello della polizia come funzione autoritativa.
Pensandoci bene però, potrebbe essere anche la fine di un’ipocrisia solo apparentemente ambivalente. Perché che senso hanno ancora queste “scatole vuote”, questi lasciti della stagione del vigile di quartiere e della “polizia buona” che ascolta la cittadinanza per un lampione, una buca, un vicino rumoroso? Che senso hanno i concetti da sociologia di sinistra come riduzione del danno, mediazione sociale, prevenzione comunitaria? Ormai più nessuno, a Firenze?
La direttora generale iniziò chiudendo l’esperienza di Città Sicura e oggi il direttore generale chiude la polizia di comunità… si vede che è giusto così, perché forse avete davvero ragione a risparmiare soldi per una polizia vicina alla cittadinanza, che media con gli uffici, che risolve i piccoli problemi concreti, una polizia che non si vuole più, che forse non si è mai davvero voluta.
Non che fosse sufficiente ciò che c’era, anzi. Anche la polizia di comunità è stata usata per gestire l’informazione di facciata. Quel che di buono riesce a fare il Corpo è principalmente sulle spalle delle singole persone, a prescindere dai reparti in cui si trovano.
Ma con questa decisione si conferma come il governo cittadino abbia la stessa idea di polizia abitualmente attribuita alle destre, inutile negarlo. Ci aspettiamo risposte piccate, ma perché tacere?
A noi pare che la Municipale sia un corpo spremuto, poco tutelato, usato principalmente per finalità comunicative o di supporto alla gestione dell’ordine pubblico. Anche i nuovi bandi guardano a un modello in cui contano più le prestazioni fisiche che quelle relazioni e stanno trasformando la composizione lavorativa.
Videosorveglianza e operazioni anti-droga non cancelleranno le cause legate allo spaccio, che riguardano la domanda, evidentemente presente in città, a cui risponde una parte di umanità del tutto ai margini delle nostre società.
Per noi ci sono problemi di sicurezza sociale, difficili da risolvere solo con la polizia, soprattutto se sparisce quella di comunità.