“La risposta a un’interrogazione ci spinge a depositare una risoluzione rivolta a Parlamento e Governo”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Il tema delle sanzioni amministrative è quello su cui più ha ballato la maggioranza in questi ultimi mesi e su cui molto insistono le destre.
Senza clamore avevamo chiesto alla Giunta se fosse disponibile a rafforzare le possibilità di rateizzare gli importi, visti i numerosi casi di chi si vede notificare gli avvisi a distanza di settimane, collezionando importi rilevanti. Anche per cifre relativamente piccole, in tempi di carobollette e in una fase di crisi prolungata, ci sembra giusto non mettere in estrema difficoltà i nuclei familiari.
Intanto chi governa la città conferma di voler ricorrere contro il Giudice di Pace, quando annulla i verbali per mancanza di tempi utili nel notificarli. In più costruisce una trincea con le norme nazionali. Il Codice della Strada indica i criteri di reddito (o fascia ISEE) e gli importi.
L’articolo 202 bis stabilisce infatti:
- importo superiore a 200 euro,
- un reddito imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, risultante dall’ultima dichiarazione, non superiore a euro 10.628,16.
Mentre il Governo nazionale ragiona di tregua fiscale e offre agli enti locali la possibilità di stralciare le pratiche più datate non riscosse, ci pare necessario investire in due direzioni: informare rapidamente chi compie la violazione e facilitare la possibilità di rateizzare.
Comprendendo i diversi livelli di competenza proporremo una risoluzione, per dare un segnale politico importante.