“Il tema è come evitare che il divieto di keybox e tastierini si ritorca contro i condomini, rendendo loro ancor più gravosa la convivenza con chi ospita“
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Delibera key box: emendamenti per non ridurre i già pochi strumenti a tutela delle Comunioni condominiali
“Il tema è come evitare che il divieto di keybox e tastierini si ritorca contro i Condomini, rendendo loro ancor più gravosa la convivenza con chi ospita turisti”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Per la delibera di lunedì, che modifica il regolamento di Polizia Urbana Comunale, abbiamo presentato alcuni emendamenti.
Per quanto si condivida l’intento di ribadire l’obbligo di identificare in presenza anche gli ospiti di di attività extralberghiere o locazioni brevi in immobili residenziali, siamo anche convinti che ogni atto amministrativo debba essere disegnato guardando alla concretezza degli effetti che induce.
Una prudente lungimiranza che non sembra aver trovato spazio di attenzione nella gestazione, pur non breve, della delibera con cui si intende vietare “l’uso delle Key box o di altri apparecchi analoghi destinati a contenere o fornire chiavi, codici etc., atti a permettere l’accesso ad edifici o appartamenti senza la presenza del gestore o suo incaricato, ovunque questi vengano
posizionati”.
Leggendo tutto il testo del provvedimento appare evidente, infatti, che se da un lato non si affronta l’esistenza di innumerevoli altri modi utili a consentire di praticare il check in da remoto (uso di tecnologie digitali, accordi analogici con esercizi di prossimità, o con i depositi per bagagli senza custodia cui si accede con codice o gestione da remoto disseminati ormai ovunque, tanto per dirne alcuni), dall’altro non si è nemmeno provato ad immaginare quali possano essere, nel concreto, le conseguenze di un simile provvedimento per i Condomini, all’interno di quali, come sappiamo, si trova oltre l’80% degli immobili residenziali destinati ai turisti.
A fronte dell’assai limitato impatto sulla sicurezza che la delibera sembra destinata ad avere, ci parrebbe quantomeno sensato esonerare i Condomini dall’obbligo di rimuovere eventuali tastierini di proprietà e gestione condominiale, con i quali la comunità che vi risiede è magari riuscita a riacquisire un minimo di controllo sui propri portoni, sottraendoli alla gestione esclusiva di chi ospita turisti. Obbligare indiscriminatamente anche i Condomini a rimuovere i tastierini rischia di riportare non poche realtà nelle gravose situazioni che erano riuscite a risolvere: chiavi comuni disseminate in tutto il globo, serrature da riparare e sostituire ogni due per tre e scampanellate ad ogni ora da parte di ospiti che hanno perso le chiavi.
Per questo abbiamo ritenuto opportuno presentare alcuni emendamenti volti a esonerare i Condomini dal divieto di utilizzare pulsantiere e tastierini a codice nel caso essi siano di proprietà condominiale e gestiti direttamente dal Condominio, limitandone però il numero a non più di uno per ingresso su strada.
Inoltre, per tenere in debito conto anche alcune delle possibilità che le tecnologie digitali offrono per il riconoscimento legale dell’identità personale, abbiamo presentato un emendamento per specificare la necessità di accertare che tali sistemi e chi li fornisce garantiscano la piena conformità alla normativa italiana e la trasmissione simultanea dei dati anche al Comune.