“Tre domande per comprendere meglio le strategie della Giunta, diradando la nebbia creata dalle continue dichiarazioni del Sindaco”
Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
“L’emergenza abitativa attraverserà la nostra città in modo drammatico nei prossimi mesi. Tutti gli studi ci parlano di un aumento delle diseguaglianze e di un impoverimento di larga parte delle persone che vivono del proprio salario.
C’è grande attesa per il nuovo bando ERP.
Sarebbe sostanzialmente già pronto, ci è stato risposto, ma tutto è bloccato per un approfondimento in corso della legge regionale di riferimento, per evitare di finire nei tribunali quando sarà pubblicato. Purtroppo sappiamo che le abitazioni non saranno mai sufficienti rispetto al bisogno presente in città.
Per questo abbiamo proposto di chiedere le risorse necessarie per un nuovo piano di edilizia residenziale, già fatto proprio dalla Commissione 4 e di prossima votazione in Consiglio. Confidiamo in un’azione rapida da parte della Regione per sbloccare il bando ERP.
Sull’organizzazione del Servizio Casa ci aggiungiamo agli auguri per il pensionamento dell’attuale dirigente. La nostra domanda sull’organizzazione dello stesso però non era inerente alla sola figura apicale.
Chiedevamo conto di eventuali novità, rispetto alla rivoluzione del precedente Assessore Vannucci, che lo aveva spostato dalla Direzione Patrimonio a quella di Servizi Sociali.
Per noi rimane un tema centrale dal punto di vista politico: la casa è un diritto, non una forma di assistenza. Infine ecco le altre informazioni ottenute oggi.
Il Piano La Pira 2.0 è un manifesto, all’interno del quale si colloca anche la già annunciata Agenzia della Casa, per la quale si stanno approvando gli atti attuativi. Anche in questo caso però non abbiamo ottenuto alcuna informazione sulle date e l’orizzonte non si è troppo diradato.
Come gruppo consiliare continueremo a chiedere conto di quale sia la visione politica della Giunta e del Sindaco sul tema della casa, portando in Consiglio proposte puntuali e ribadendo quello che stabilisce anche la nostra Costituzione: ognuna e ognuno ha diritto di avere un tetto sulla testa, senza l’obbligo di spendere oltre metà del proprio stipendio per pagare l’affitto”.