“Diamo per scontato che l’applicazione del regolamento non sia in contraddizione con quanto votato dal Consiglio, ma ci resta difficile discutere solo di un comunicato stampa”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, Sinistra Progetto Comune aveva proposto al Consiglio comunale di accompagnare il primo regolamento straordinario di occupazione di suolo pubblico con verifiche puntuali sulla sua applicazione.
Un oscuro imperatore deve aver costretto la maggioranza a dirci di no, come alle altre decine di emendamenti nel merito delle questioni che avevamo depositato (per fortuna alcune delle nostre idee in realtà sono state poi accolte).
Dal comunicato stampa di ieri apprendiamo del disciplinare attuativo approvato dalla Giunta: non reperibile. Quindi, citando non Guerre Stellari, ma Guzzanti nei panni di monsignor Florestano Pizzarro, stiamo a parlare di tutto e di niente.
O meglio, di quello che già ci era stato detto in aula, ad esempio sulle delimitazioni.
A mezzo comunicato stampa scopriamo che dovranno essere necessariamente con ringhiera (“profilati metallici zincati a caldo verniciati color grigio antracite, aventi passo 1 m ed altezza di 90 cm”). E i commenti di stamani in città erano sul perché avessimo tanto a cuore le sorti dei fabbri e delle fabbre.
Nel frattempo siamo ancora in attesa di capire quante sanzioni sono state rilasciate nel corso del 2021 per le violazioni del regolamento precedente, perché pare che l’Amministrazione non abbia mai voluto un elenco apposito per avere aggiornamenti puntuali su questi aspetti.
Non abbiamo motivo di dubitare dell’Assessore. Se dice che i profilati metallici sono previsti color grigio antracite, così sarà nel disciplinare.
Prendiamo atto dei dettagli di quel comunicato stampa e di come sicuramente il disciplinare sarà coerente con il dibattito sul regolamento.
Ma ricordiamo anche quanta ampia mano libera sia stata lasciata alla Giunta. Troppa, lo abbiamo sostenuto dal primo momento, tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana.
Continueremo a lottare per liberare il Partito Democratico dall’oscuro impero che lo costringe a rilasciare prima gli annunci a mezzo stampa e poi gli atti ufficiali.
Nel frattempo esprimiamo solidarietà agli esercizi economici e ai comitati della cittadinanza. Stare dietro a tutto questo è faticoso per chi sta dentro Palazzo Vecchio, figurarsi fuori.
Ci pare che si stia riuscendo a scontentare tutte le parti.
Non ci dicano che è la virtù della mediazione: per mediare ci vuole un processo trasparente e pubblico. Non un disciplinare che precipita sul Consiglio, con il trailer pubblicato in Rete Civica.
Foto: LLPH da Pixabay