“Appuntamento in piazza Santa Maria Novella alle 09.30. Anche in questo caso chi ha ruoli pubblici, politici e istituzionali, è indispensabile che sia al servizio della lotta per contrastare la devastazione ambientale, mettendo in discussione il modello di sviluppo”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
La politica e il potere sono in mano a persone irresponsabili: lo affermiamo accettando l’ipotesi di essere parte del problema, perché non riusciamo a fare abbastanza come forza di opposizione.
Lo scriviamo perché osserviamo con incredulità la facilità con cui le dichiarazioni pubbliche liquidano come “decrescita” o “anacronismo” qualsiasi posizione metta in discussione il modello di sviluppo (che ha un nome ed è capitalismo), mentre i cambiamenti climatici devastano sempre maggiori aree del pianeta.
Certo, un cambiamento radicale delle regole di produzione e di consumo può spaventare, ma solo perché non riusciamo ad avere sufficientemente chiaro a cosa stiamo andando incontro: la distruzione dell’unico pianeta che abbiamo.
Ringraziamo quindi il movimento dei Fridays for Future per aver rilanciato lo sciopero globale per il clima, per questo 24 settembre, con appuntamento alle 09.30 in piazza Santa Maria Novella.
Rispondiamo anche all’appello pubblico di Ecolobby, confermando la nostra adesione individuale e come gruppo consiliare: ci siamo, ci siamo stati e ci saremo.
Siamo convinti dell’importanza di unire le lotte e le piazze: crediamo che la politica debba essere capace di dare una risposta complessiva all’emergenza locale della GKN (che non è un’eccezione di come funziona il nostro sistema, ma un drammatico esempio) e a quella globale dei cambiamenti climatici.
La dichiarazione di emergenza climatica, votata anche dal consiglio comunale di Firenze, non serve davvero a nulla se si continua a pensare necessario un nuovo aeroporto a Peretola per far volare più turismo possibile, consumando la nostra città.
Insomma, domani ci saremo come momento di un percorso che viene da lontano e ha bisogno di arrivare a destinazione il prima possibile: perché davvero siamo già fuori tempo massimo, per la difesa dell’ambiente.