“La pandemia costringe a uscire da ogni ambiguità. O si sta con il lavoro e con la rendita. O dalla parte dei bisogni delle persone o con i profitti dei privati. Il centrosinistra ha fallito nei primi anni 2000, deve abbandonare l’illusione di poter tenere insieme cose che si escludono”
“Come fare ad aiutare le nuove generazioni a fare figli? Con un bonus. Non con un futuro costruito sul diritto alla casa e ad avere un lavoro. Non con la redistribuzione delle ricchezze e una tassazione progressiva. Non con una costante centralità dei bisogni delle persone (che è cosa ben diversa dall’aiutare chi è in difficoltà, che dovrebbe appartenere al volontariato e non alla politica).
La Polizia Municipale – proseguono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – dovrebbe essere messa in condizione di rapportarsi con la cittadinanza sul fronte dei servizi, non vedersi lanciata per la città a reprimere e far rispettare i dispositivi del decoro, che tutte le pubblicazioni e gli studi denunciano come reazionari e antidemocratici.
Il sostegno alle classi lavoratrici è bello ed encomiabile quando si schiera contro le multinazionali e al fianco dei riders, ma dovrebbe concretizzarsi a partire da chi si trova impiegato negli appalti dell’ente.
La lotta alla gentrificazione e all’overtourism – continuano Palagi e Bundu – si pratica chiedendo che Eurocities prema per una legislazione europea sugli affitti brevi, non dichiarando che si continuerà a promuovere nel mondo la nostra città, magari con una ruota panoramica sul piazzale, che poi però non si farà perché incredibilmente la pandemia non è passata.
Insomma comprendiamo le buone intenzioni del centrosinistra. Che però si culla nell’illusione di poter tenere insieme interessi opposti. L’attuale contesto ci costringe a dover scegliere. Dalla parte del lavoro o della rendita, dalla parte delle persone o dei profitti.
Per queste ragioni – concludono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune – voteremo contro al Documento Unico di Programmazione, pur confidando che vengano accolti i nove ordini del giorno che abbiamo voluto presentare, a sostegno delle classi lavoratrici e di chi vive il nostro territorio, potendo contare solo sulle proprie forze e sulla solidarietà di classe”.