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“Risoluzione depositata per chiedere di bloccare i progetti di alternanza scuola lavoro e rivedere i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale. Presidio oggi alle 15.00 all’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana in via Mannelli”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Da ormai troppi anni si pensa inevitabile che anche durante il periodo in cui vige l’obbligo scolastico sia lecito andare a lavorare, in modo non retribuito: ci sono diverse soluzioni per aggirare il principio per cui le studentesse e gli studenti devono formarsi come cittadinanza e non come merce sul mercato del lavoro.
La disoccupazione, la precarietà e l’assenza di prospettive positive per il futuro alimentano la rassegnazione. Ci sono intere generazioni che hanno inciso nel loro cuore e nella loro mente che la pensione “non la vedranno mai”, figurarsi se ci si può mettere a dire che è inaccettabile rischiare la propria incolumità da minorenni in un cantiere, fino a che non arriva il “caso tragico” da condannare.
I dati Inail sono chiari: nei primi 11 mesi del 2021 ci sono state 502.458 denunce di infortunio sul lavoro, di cui 1.116 con esito mortale, e 50.804 denunce di patologie di origine professionale. La vicenda di questi giorni, in provincia di Udine, del ragazzo morto in uno stabilimento metalmeccanico, è solo il più grave di una serie di incidenti che hanno segnato le cronache di questi ultimi anni.
È possibile immaginare percorsi di formazione e informazione virtuosi, che diano alle ragazze e ai ragazzi strumenti con cui orientarsi quotidianamente nella società? Sì, ma coinvolgendo organizzazioni sindacali, rappresentanze studentesche e soprattutto chi tutti i giorni nelle scuole ci lavora.
Riconosciamo alcune esperienze virtuose, anche nel mondo dell’alternanza, ma le riteniamo eccezioni, rispetto a un’impostazione sbagliata, subalterna a un’ideologia che pensa le persone al servizio dell’economia e non viceversa.
Oggi alle 15.00, presso l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana in via Mannelli, è previsto un presidio di protesta, a seguito della morte di Lorenzo Parelli. È una delle tante risposte che si stanno ripetendo in tutto il Paese, in modo spontaneo e autorganizzato.
In queste ore abbiamo depositato una risoluzione per chiedere di bloccare i progetti di alternanza scuola-lavoro e rivedere i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale. Durante i periodi di obbligo scolastico non di deve lavorare ed è inaccettabile il principio per cui si può lavorare gratis, in attesa di un contratto. Non pretendiamo che chiunque sia d’accordo, ma vorremmo posizioni chiare da parte di tutte le forze politiche, evitando parole di circostanza dopo i lutti, che magari durano il tempo dell’attenzione dell’opinione pubblica.
Foto: www.luccaindiretta.it