Territori Beni Comuni concorre alle prossime elezioni del 7 ottobre per la Città Metropolitana.
Si tratta di un percorso plurale, che nell’arco degli anni ha saputo allargarsi in vari Comuni verso realtà civiche che hanno sempre messo al centro le persone e che oggi ha visto la convergenza di tre coalizioni che hanno recentemente vinto le elezioni. Tra i candidati ci sono come capolista il Sindaco di Campi Bisenzio Andrea Tagliaferri e quello di Calenzano Giuseppe Carovani. Tra i primi firmatari il Primo Cittadino di Borgo San Lorenzo Leonardo Romagnoli. Non può quindi essere liquidata come la lista della sinistra radicale, anche perché tra le sottoscrizioni ci sono anche due esperienze diverse dentro Palazzo Vecchio, con quella di Cecilia Del Re e quella di Dmitrij Palagi.
In lista è presente anche Enrico Carpini, consigliere uscente, che ha garantito il coordinamento nel corso della precedente consiliatura di tante storie che hanno avuto modo di convergere per questo appuntamento.
Candidate e candidati anche Laura Barlotti (Consigliera di Dicomano), Vanni Campo (Consigliere di Pelago), Sabrina Ciolli (Consigliera di Empoli), Guicciardo Del Rosso (Consigliere di Capraia e Limite), Laura Maria Cosetta Fratini (Consigliera di Scarperia e San Piero), Francesco Polverini (Consigliere di Montelupo Fiorentino) e Sonia Redini (Consigliera di Bagno a Ripoli).
Si conferma una scelta di mettere al centro gli enti spesso penalizzati da una eccessiva attenzione rispetto al capoluogo, favorito dalla coincidenza per legge della Sindaca del Comune di Firenze con quella della Città Metropolitana.
Territori Beni Comuni è presente per la terza volta sulle schede elettorali, coerentemente l’unica lista alternativa a destre e PD, ma in espansione vista la crescita di coalizioni che sono passate al governo di importanti territori. Italia Viva (Territori al Centro) governa tutt’oggi con Giani, assieme a Stefania Saccardi in Giunta regionale, mentre Sinistra Italiana (Uniti per la Città Metropolitana) ha scelto di abbandonare percorsi di cui faceva parte cinque anni fa per allearsi con Funaro, in conseguenza a decisioni nazionali che poco hanno a che fare con la realtà concreta e quotidiana che vive la cittadinanza.
Confidiamo nel sostegno di tante realtà civiche e coalizioni, attente alla necessità di costruire alternative dal basso, in modo partecipato e trasparente, attente alla tutela dell’ambiente, alla centralità del pubblico nei servizi essenziali, a un rilancio del trasporto pubblico, al protagonismo di chi vive le scuole (lavorando o per studio) anche per l’edilizia scolastica. Tutto questo e molto altro è contenuto nel programma che porteremo dentro Palazzo Medici Riccardi.