“Il nostro Ente si ritrova ad avere torto su tutta la linea e a dover pagare oltre 200.000 euro per un progetto su cui esistono dubbi da anni”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
2015: l’ex Ippodromo delle Cascine, all’interno del Parco delle Cascine, viene affidato in concessione alla Pegaso s.r.l., per venticinque anni, con lo scopo di “riqualificare il complesso immobiliare” e “rilanciare la sua vocazione sportiva e polifunzionale”.
Il Comune dichiara però la decadenza già nel 2016, per morosità, assenza di piano delle attività economiche e mancato sgombero del complesso dalle installazioni provvisorie che erano state allestite in occasione di Flora Firenze.
Per la Pegaso s.r.l. il problema era invece l’assenza di interventi da parte del Comune, mancante sul piano dell’allontanamento di persone abusivamente presenti e della rimozione di rifiuti abbandonati, a cui si aggiungeva l’irregolarità edilizia di alcune parti del complesso.
Il TAR della Toscana ha annullato, nel 2017, la revoca della concessione, respingendo però la richiesta di risarcimento da parte della Pegaso s.r.l., perché comunque Flora Firenze 2015 si era tenuto, come evento commerciale.
Si è arrivati quindi presso il Consiglio di Stato, dove la società conferma, ancora a fine ottobre 2023, di avere interesse a eseguire la concessione.
Il Comune di Firenze è stato confermato dalla parte del torto: il pieno possesso non è stato garantito al gestore ed è la proprietà a dover garantire la regolarità dell’immobile.
Sui canoni non riscossi ci viene da aggiungere che è curioso il silenzio politico di mesi sulla vicenda degli immobili di Ataf (che abbiamo contribuito a far emergere in questi giorni), visto che il Consiglio di Stato evidenzia come Palazzo Vecchio si sia mosso per una cifra ridotta e non proporzionata alla decisione di procedere alla decadenza della concessione.
Il nostro Ente ora è stato condannato a pagare 200.000 euro alla Pegaso s.r.l. come risarcimento per il mancato utile atteso.
Non solo: si va in Corte dei Conti per verificare i profili di responsabilità erariale che emergono dalla vicenda.
Arriverà un debito fuori bilancio in Consiglio comunale a breve?
E ora quale progetto sarà realizzato all’ex Ippodromo? Ricordiamo come Tommaso Grassi e Ornella De Zordo, nel 2013, avessero già sollevato dei dubbi sulla documentazione analizzata, per una quota di oltre il 70% della superficie riservata ad attività economicamente redditizie, con quelle sportive e culturali ridotte al minimo.
Si parla molto delle vivibilità delle Cascine. La vicenda dell’ex Ippodromo delle Mulina si trascina ormai da troppo tempo. Nella scorsa consiliatura Firenze Riparte a Sinistra ha più volte sollevato la vicenda.
Non ci fa piacere vedere il nostro Ente uscire a pezzi dal Consiglio di Stato. Chiediamo che urgentemente il Comune possa fare il punto sul progetto e concordare il futuro dell’area, chiarendo chi dovrà sostenere i costi per renderlo nuovamente agibile.