Questo l’intervento di Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
“Una gradita sorpresa, più di un grande uovo di cioccolata… Finalmente il Gruppo parlamentare del PD alla Camera affronta e propone un tema di sinistra, a favore di pensionati, lavoratori, artigiani, impiegati… Chiedere qualcosa a chi a di più per dare qualcosa a chi ha di meno: la patrimoniale, per i redditi alti e medio-alti. Forse gli evasori fiscali seriali, come certi professionisti dell’elusione, che dichiarano redditi da poche migliaia di euro l’anno, riusciranno a nascondersi… o forse sarà la volta buona per trovarli e farli pagare. Certo è che finalmente, dopo avere visto con quanta dedizione lavoratori e lavoratrici del pubblico impiego (medici, operatori ecologici, poliziotti, militari) ogni giorno lavorano allo stremo per tutti noi, insieme a quelli del settore privato dei beni indispensabili (farmacisti, commessi, addetti alle vendite, trasportatori), oggi iniziamo anche a parlare di redistribuzione della ricchezza.
Vogliamo sinceramente dire grazie ai deputati del PD che hanno avuto il coraggio, politico, civile, morale, di tornare a parlare e a proporre ciò che noi chiediamo da sempre. Come è possibile pensare che super manager, grandi imprenditori, famosi professionisti possano affrontare il futuro non facile che ci attende con relativa tranquillità economica, mentre milioni di persone, spesso già alle soglie della povertà, non sapranno come andare avanti? Mentre lo Stato, le regioni, gli enti locali non sapranno come fare quadrare i loro bilanci? Non possiamo che essere d’accordo quando lo Stato aiuta le imprese nel dare lavoro, quando lo Stato chiede prima a chi ha di più e poi qualcosina a chi ha di meno. Non lo siamo quando chi ha di più, magari con investimenti in Olanda o Lussemburgo, urla allo scandalo… perché chi non muore di virus non deve morire di fame.
Che sia l’occasione per ripensare anche a Firenze il principio per cui è bene avere tutte le tasse al minimo sul territorio, senza magari iniziare a ragionare di progressività, chiedendo a chi ha di più di contribuire di più? Non quest’anno ovviamente, ma in prospettiva, quando usciremo da questa prima fase di acuta emergenza”