“Dopo anni di annunci a vuoto, le istituzioni continuano a collezionare brutte figure, creando una falsa polarizzazione tra tifoserie politiche. Fuori dalla realtà”
Antonella Bundu, Dmitrj Palagi – Sinistra Progetto Comune
Lorenzo Palandri, Francesco Gengaroli – SPC Quartiere 2
“Se tu sei gobbo dillo!
Più o meno è la frase in cui rischia di incappare chiunque scelga di occuparsi del tema del Franchi.
La responsabilità è tutta del Sindaco e del Partito Democratico.
Hanno portato a giro le proprietà di Fiorentina per mezza città, prima a Castello e poi a Novoli con la Mercafir.
Nessun progetto reale è mai stato presentato e il Sovrintendente è sempre apparso il comodo colpevole per non affrontare il futuro dello stadio di Campo di Marte.
Si è provato a modificare una legge nazionale per poter aggirare la realtà, procedendo a un’eventuale demolizione, ma anche questo tentativo non è andato a buon fine.
Comprendiamo quindi l’amarezza di larga parte della cittadinanza e della comunità sportiva, ma continuiamo a pretendere una serie discussione politica, che manca da troppo tempo, perché la politica si è ridotta a mera apparenza.
Se si fanno domande si viene accusati di non volere il bene della città e non esiste una virgola scritta dalla giunta che la maggioranza sia libera di discutere in Consiglio comunale.
Così finisce che ancora oggi nessuno ci abbia comunicato quanto stia spendendo Fiorentina per la manutenzione ordinaria del Franchi e se fino ad oggi è stato fatto tutto ciò che era necessario per la conservazione, che deve essere costante e frequente proprio per non avere costi proibitivi, oltre che per garantire la sicurezza della struttura.
Se Commisso dice di non voler mettere più soldi sul Franchi è bene che la Giunta ci chiarisca se la cosa riguarda solo gli investimenti per le trasformazioni, o se invece c’è un problema più profondo di gestione di una proprietà del Comune (ancor prima di un bene monumentale).
Abbiamo già provato due volte a farci rispondere, senza successo. Non è che nessuno, a Palazzo Vecchio, ha idea di quale sia la situazione, vero? Comunque riproveremo a chiedere, in aula, lunedì prossimo”.