“Preoccupazione per una decisione che avevamo contestato in Città Metropolitana e di cui adesso comprendiamo ancora meno il senso. Se si voleva privatizzare e la crisi Covid-19 ha cambiato i piani basta dircelo”
“In Città Metropolitana la sinistra di opposizione aveva chiesto di approfondire la scelta di dismettere le quote di questo ente pubblico in Firenze Fiera. Siamo stati ignorati e hanno scelto di tirare dritto.
(Il comunicato di quel giorno qui.)
Oggi – spiegano il consigliere di Sinistra Progetto Comune in Palazzo Vecchio Dmitrij Palagi ed il consigliere della Città Metropolitana Territori Beni Comuni Enrico Carpini – il Presidente dell’azienda ci ha detto di non aver avuto notizia di quella decisione.
Il capogruppo in Città Metropolitana del Partito Democratico, che è anche consigliere comunale a Firenze (Fratini), ha precisato che non era vera la notizia da noi riportata.
A lui replichiamo con le parole del capogruppo in Comune a Firenze del suo stesso Partito, che è anche consigliere della Città Metropolitana (Armentano): «Il superamento dell’attuale situazione aziendale di Firenze Fiera spa è stato approvato già mesi fa in Città Metropolitana con un atto» (da un comunicato ufficiale del 5 giugno 2020, disponibile qui).
Prescindendo da tale difettosa comunicazione istituzionale, ora però Comune, Città Metropolitana e Regione devono fare chiarezza.
Specialmente in una situazione di crisi pandemica che colpisce il settore in modo così importante.
Inutile ragionare di futuro e di coesione se manca la trasparenza.
Firenze Fiera vedrà la dismissione dei suoi soci pubblici o no? Perché il Partito Democratico non ha idea di cosa avviene nelle istituzioni dove è maggioranza? Oppure sa e non dice?
Sono tutte domande – concludono Palagi e Carpini – che poniamo e porremo anche in modo formale. Perché si sta rasentando il ridicolo”.