Firenze plastic free è un responsabilità diffusa, l’Amministrazione intervenga dettando standard minimi per tutti gli eventi del territorio comunale, anche per la Firenze Marathon
Grazia Galli (Associazione Progetto Firenze), Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune)
Si è corsa ieri per le strade di Firenze la 36ma edizione della Firenze Marathon. Oltre novemila le persone che hanno partecipato, arrivando da varie parti del mondo per correre e gareggiare in un percorso che si snoda tra piazze monumentali e strade storiche.
Un evento sportivo, ormai entrato nella tradizione di questa disciplina e della nostra città, cui a maggior ragione riteniamo necessario chiedere un doveroso allineamento alle scelte della comunità fiorentina in materia di sostenibilità ambientale e riduzione dell’uso della plastica.
Duole, infatti, constatare come ancora nel 2019 si sia assistito a un imponente uso di plastica, di cui si poteva francamente fare a meno. Dalle borse con il kit consegnato agli atleti, al sacchettone azzurro per ripararsi dal freddo prima della gara, alle coperte termiche post gara, alle bottigliette di plastica, tutto era in plastica monouso e divenuto rifiuto in poche ore.
Certamente non può sfuggire a chi organizza queste manifestazioni sportive, o a chi le segue dal versante dell’Amministrazione, che esistono materiali termici meno inquinanti della plastica, e magari non usa e getta, così come sono da tempo disponibili alternative alle bottigliette di plastica, come le bolle commestibili, contenenti acqua o bevande energetiche.
La città di Londra ha già sperimentato la prima maratona senza bottigliette di plastica.
Se davvero si intende rendere Firenze plastic free è dunque ora che l’Amministrazione si faccia carico di responsabilizzare anche chiunque intenda organizzare eventi in città, dettando standard minimi e inderogabili.