“La risposta ad alcune nuove domande avanzate alla Giunta conferma tutte le ragioni per cui riteniamo sbagliata la decisione di puntare sullo strumento dei questionari online per promuovere quella partecipazione di cui si vanta l’Amministrazione”
Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune; Grazia Galli e Massimo Lensi – Associazione Progetto Firenze; Giacomo Trombi – Firenze Riparte a Sinistra
“Vogliamo fare i complimenti al Sindaco e alla Giunta per aver confermato la fondatezza di tutte le nostre critiche allo strumento dei questionari di Firenze Prossima. Ci teniamo a precisare che il merito della questione è esclusivamente politico, perché dal punto di vista tecnico quel che Lama ha prodotto è assolutamente esaustivo rispetto alle richieste fatte da chi governa la città.
Pensiamo sia utile condividere alcune informazioni date in risposta all’ennesima interrogazione presentata da Sinistra Progetto Comune.
7.485 sono le risposte prese in considerazione, mentre 4.064 sono i questionari scartati, per risposte incomplete, o perché avviati e non conclusi. Il 35% dei partecipanti non ha trovato di proprio interesse alcune domande, o addirittura tutto il questionario. Un dato che dovrebbe far riflettere e vorremmo discutere insieme per provare a far meglio.
Non c’era alcun criterio di rappresentatività di partenza, né erano stati impostati obiettivi minimi di partecipazione o traguardi da raggiungere: solo era previsto che la popolazione più anziana avrebbe partecipato di meno avendo l’Amministrazione scelto uno strumento telematico. Data l’età media del territorio e le prospettive per l’immediato futuro si può dire che c’è stata una agghiacciante lungimiranza: in piena pandemia Covid-19 la popolazione anziana non è una priorità.
Anche sulla possibilità di approfondire si è rinunciato in partenza. Si preferisce muoversi a piedi perché si ha paura di rimanere contagiate e contagiati nell’uso del trasporto pubblico? Su questo il questionario non ha elementi per dare risposte, ci è stato detto.
Insomma Firenze Prossima è stata un’operazione interessante per sponsorizzare su Facebook e raccogliere qualche dato da raccontare con delle slide accattivanti, senza però una precisa idea di città alla base, e senza volerla proporre nel corso di questa consiliatura.
Restano i consigli di quartiere e quello comunale, spazi misteriosi per la Giunta, per non parlare di quei comitati e di quelle realtà organizzate dal basso tagliate fuori dalla categoria degli stakeholder, rigorosamente indicata con termine anglofono”.
Questa l’interrogazione SPC con oggetto Firenze Prossima e sua relativa risposta