“Al fianco di chi non rimane in silenzio di fronte alle parole di odio della Lega. Confermate le “zone rosse”“
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
La Lega ha scelto di fare l’ennesima sfilata della sua dirigenza a Firenze, compresi il Ministro Salvini e l’Eurodeputato Vannacci.
La Città non è loro, per fortuna. Risponde. Lo fa nei fatti insieme a tutta la Piana, attorno al festival di letteratura working class. E lo fa anche con il corteo lanciato questo pomeriggio alle 14:30 dal Comitato NO Comitato NATO né a Firenze né altrove (finirà in tempo per raggiungere quello a Campi Bisenzio).
Il concentramento è previsto in via Mariti, presso il cantiere in cui si è consumata l’ennesima strage sul lavoro. Mentre aumentano le spese militari, la produzione di armi, il profitto di un numero ristretto di persone, il costo della vita, le diseguaglianze, la politica rinuncia a svolgere un ruolo. Commenta, crea dibattiti distaccati dalla quotidianità e sfrutta l’astensionismo per alimentare dinamiche autoreferenziali.
Il Ministro dell’Interno ha annunciato ieri un provvedimento che sostituisce il cosiddetto DDL Sicurezza ed esautora il Parlamento del suo ruolo. Nelle stesse ore cariche e manganellate colpivano una mobilitazione a Roma.
Oggi saremo in piazza anche per evidenziare l’impatto della decisione della Lega: bloccare un pezzo di Città, a partire dalla Fortezza da Basso, di fatto una vera e propria zona rossa, che al Partito Democratico evidentemente non scandalizzano, visto come ha votato sul nostro atto che insisteva proprio su questi aspetti e i divieti in vigore sull’utilizzo di alcune piazze per le manifestazioni.
Anche la realtà giovanile del Partito Democratico (GD) stamani ha dovuto “accontentarsi” di via de’ Gondi, perché piazza della Signoria è preclusa. Stamani con Possibile eravamo anche in questa piazza, anche se senza un’adesione formale. A ogni attacco di matrice razzista occorre rispondere, però ci teniamo a chiedere di separare la scelta di concedere una cittadinanza onoraria dalla lotta referendaria per abbassare da 10 a 5 gli anni necessari a ottenere la residenza. Alla Sindaca e a chi governato la Città in questi anni continuiamo a contestare l’ambiguità dimostrata su troppi temi, anche legati alle politiche migratorie e ai diritti sociali. Questo non toglie ritenere grave e inaccettabile lo striscione di Gioventù Nazionale e Azione Studentesca.