“Martedì alle 18.00 davanti al consolato della Svezia di Firenze, nei prossimi giorni in aula per capire se il Comune sta trattando con il governo della Turchia”
Queste le dichiarazioni di Alessandro Orsetti.
«Quanto sta avvenendo in questi giorni è motivo di dolore e rabbia. Lorenzo è morto per difendere i principi di libertà, contro il fascismo dell’ISIS, schierandoci con i curdi e contro il fascismo dell’ISIS. Firenze è la sua città, quindi ci aspettiamo che risponda non solo con la cittadinanza e i movimenti, ma insieme anche con le sue istituzioni locali. Chi non si schiera, non è neutrale, ma sceglie Erdogan, la sua dittatura e i suoi crimini».
Queste le dichiarazioni di Erdal Karabey, Associazione Culturale Kurdistan e Coordinamento Toscana per il Kurdistan.
«Oggi siamo a Livorno davanto al consolato svedese, mentre martedì saremo a Firenze, in via Bonifacio Lupi 14, davanti al Consolato della Svezia. Purtroppo in Europa si sta scegliendo di abbandonarci, ma noi sappiamo di avere le montagne dalla nostra parte. La nostra resistenza va avanti. Non ci hanno schiacciato con l’ISIS e non lo farà l’esercito turco. Continueremo a essere nelle piazze della nostra Regione insieme a tutte le persone che ogni giorno ci ricordano la loro solidarietà».
Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi, consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune.
«È dalla precedente consiliatura che il Consiglio comunale ha chiesto impegni precisi al Sindaco e alla Giunta. Aiuti per Kobane, condanne verso Erdogan. Il risultato? Ancora non è avvenuto niente, neanche l’intitolazione di un luogo toponomastico a Lorenzo Orsetti, così come l’assenza di progetti di collaborazione con le municipalità curde. In compenso si parla di una trattativa per le reliquie di San Giovanni. Le stiamo facendo con il governo turco?».
Queste le dichiarazioni di Massimo Torelli, portavoce di Firenze Città Aperta.
«L’allargamento della NATO e il tradimento verso la resistenza curda ci parla di un investimento verso una guerra di lungo periodo e di carattere mondiale. Per questo è importante manifestare martedì, per ribadire l’importanza della pace e della diplomazia, insieme al nostro sostegno a chi è vittima di orridi baratti».