“Il diritto di prelazione conferma la necessità di ottenere migliori risposte su quello che è avvenuto negli anni nell’area del piazzale”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Giorgio Ridolfi, Francesco Torrigiani – Sinistra Progetto Comune Quartiere 1
Un tempo c’era Verde Luna, poi è diventato Flò. Tra le richieste che il Comune aveva fatto è svanita la continuità delle attività di un campeggio, vicino al locale, che ormai non c’è più, con tutte le problematiche fin troppo note alla città, sulle condizioni di quell’area.
Adesso l’edificio di uno dei principali locali di Firenze non è più del Comune. La base d’asta ci aveva lasciato alcune perplessità, perché ci sembrava fosse basata su una stagione superata e su una situazione molto conveniente per il soggetto gestore (tra quello che pagava all’Amministrazione e quello che incassa).
Era arrivata un’offerta di quasi un milione e mezzo più alta, rispetto ai circa tre milioni da cui si era partiti.
Un’unica offerta.
Fatta propria dal soggetto gestore, che ha esercitato il diritto di prelazione, accettando di spendere una cifra significativamente più alta rispetto alla base d’asta, che ci risulta essere stata calcolata sulla base del valore della concessione di cui ha usufruito per anni.
Da questa operazione escono rafforzate le nostre domande su quanto fosse congruo il “costo” pagato da chi ha fatto nascere e crescere la discoteca Flò, sapendo che ovviamente il privato ha fatto ciò che gli ha detto il pubblico, e quindi volendo solo ottenere delle risposte politiche a quello che è avvenuto nell’area del piazzale.
Lo faremo con un’interrogazione scritta, in attesa della ripresa dei lavori dell’aula.
Foto: GoGoFirenze