“La sensazione di area abbandonata rischia di ritornare peggio di prima, in una zona dove da tempo maturano sentimenti che facilmente possono essere cavalcati dalle destre. Davvero l’Amministrazione non vuole immaginare di meglio per la nostra città?”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Giorgio Ridolfi, Francesco Torrigiani – Sinistra Progetto Comune Quartiere 1
Lara Panzani, Massimo Torelli – portavoce Firenze Città Aperta
Lasciamo da parte le polemiche del Sindaco con il Soprintendente e il consenso della scelta di mettere una ruota panoramica alla Fortezza da Basso. Parliamo della quotidianità della città, a luci scintillanti spente, fuori dal clamore delle polemiche e degli annunci sensazionalistici. Quella città di cui dovrebbe occuparsi la politica, giorno dopo giorno, con attenzione ai bisogni delle persone e alle situazioni problematiche.
Piazza Oriana Fallaci e zone limitrofe sono da tempo oggetto di diverse segnalazioni della cittadinanza. Non poche volte ci siamo sentiti dire che chi ci passa percepisce insicurezza, oltre a testimoniare momenti di illegalità. Questo per la Giunta e il Sindaco si traduce in una soluzione semplice: degrado, a cui rispondere con un Ice Village. Smontato questo però cosa resta? Un’area ancora non accessibile, che ci risulta – anche da documentazione fotografica – decisamente segnata da questo insieme di attività di somministrazione, pista da ghiaccio e ruota panoramica.
Ai costi ambientali, ai problemi di traffico e assembramenti, si aggiungono i danni al giardino della Fortezza da Basso, ancora non accessibile al pubblico, dopo quasi un mese dalla chiusura dell’Ice Village. La zona circostante la fontana si presenta sporca, con danni evidenti alla pavimentazione e alle aree verdi. Per quando è prevista la riapertura dell’area e chi si fa carico dei costi di ripristino delle condizioni precedenti? Ci si occuperà anche dei danni che ci risulterebbero essere rimasti dopo l’edizione della pista da ghiaccio 2020-2021, a cui ora si è aggiunta la ruota?
Inoltre la cittadinanza segnala conseguenze anche sulle sponde del Mugnone, a causa di soste improprie delle auto. In questi casi, chi si sobbarcherà i costi?
Hanno ragione le voci che hanno chiesto un’attenzione diversa di Palazzo Vecchio per questa parte storica della città. Non vorremmo che tutto debba restare congelato in attesa di un futuro diverso (privato) di Firenze Fiera, di una trasformazione delle Cascine con le costruzioni nell’area ex OGR e il mutamento di una parte importante della città in senso esclusivo ed escludente. Sarebbe una scelta pericolosa, destinata oltretutto a favorire il consenso delle destre e di chi costruisce il programma elettorale sulla categoria del degrado.
Delle aree verdi e storiche della città ci si deve prendere cura sempre, non solo quando sono funzionali ad iniziative commerciali. Sono criteri che dovrebbero trovare sempre più esplicito spazio nei bandi.
Foto: firenze.repubblica.it