Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, Sinistra Progetto Comune
“Ci accusano di demagogia dalla maggioranza. Allora proviamo a mettere in fila alcune informazioni che abbiamo, per le quali crediamo sia necessaria una risposta da parte del Sindaco già il prossimo lunedì. Avendo ben chiaro il significato politico delle nostre domande, senza volerci sostituire alla magistratura.
Partiamo dal direttore di SAS, a cui Nardella ha chiesto di fare un passo indietro ieri. La sua assunzione presso il Comune di Firenze è stata stabilita nel 2016, con un bando fatto in un mese, come denunciato dall’allora consigliere Grassi. Anzi un mese e due giorni, il minimo da legge. Una figura talmente necessaria da non venire sostituita nel 2017, quando il vincitore del concorso si è licenziato per accettare l’incarico apicale a SAS. Che già ricopriva peraltro, ma nel frattempo la Legge Madia aveva imposto di distaccare alle partecipate dipendenti del proprio Comune. Quindi ora, se il direttore accettasse di seguire l’invito del Sindaco, rimarrebbe senza lavoro? No, per fortuna, perché per cinque anni (fino al 2022) il Comune ha accettato di conservare il posto e reintegrarlo nella sua funzione, che tanto fondamentale appariva nel 2016… Tanta necessità c’è stata all’epoca per coprire una funzione, tanto tempo ci si è presi per lasciarla vacante.
Proseguiamo con la vicenda del dipendente assunto con rapporto fiduciario dal Sindaco nel proprio staff. Il suo avvocato smentisce a mezzo stampa di un suo coinvolgimento nelle indagini, mentre gli organi di informazione affermano il contrario, con tanto di dettagli che, se confermati, renderebbero deprimente l’immagine del funzionamento delle istituzioni alla città. La persona non è peraltro nuova a pagine di cronaca, come si può verificare sulla stampa del 2017. Tutto falso? La cosa ovviamente sarebbe positiva, perché il discredito delle istituzioni colpisce tutta la politica. Allora che il Sindaco venga in aula a dirlo, aggiornandoci sul suo eventuale coinvolgimento nella task force istituita per la vicenda stadio… Anche perché su due inchieste che coinvolgono il Comune in pochi anni si ripetono nomi e dinamiche.
Infine SAS. Si va meno indietro nel tempo: 24 ottobre 2019. In Rete Civica appare la nota di una conferenza stampa indetta per parlare della «nuova mission» e dei «nuovi servizi» della «Nuova Sas». La funzione? Il lavoro di controllo sui mercati rionali e sui cantieri. Si chiede a Sas di svolgere una funzione di controllo. Le dichiarazioni dell’Amministrazione meritano di essere rilette. «Il lavoro di Sas è apprezzato dalle associazioni consumatori e dall’indagine sul gradimento degli utenti che sta crescendo». E ancora, aggiungeva il Direttore Generale: «Sas ha potenziato negli ultimi anni la sinergia con il Comune di Firenze sia dal punto di vista della gestione della mobilità cittadina, sia dei controlli sul territorio in collaborazione con la Pm». Infine veniva evidenziato solo due mesi fa che la nuova Sas, smart e al passo con i tempi, avrebbe avuto come principale carattere di novità il controllo delle esecuzioni dei lavori di terzi. Un progetto strategico per l’Amministrazione, che speriamo fortemente voglia essere ripensato radicalmente. La maggioranza vuole aspettare a entrare nel merito delle indagini giunte alle operazioni di lunedì mattina? Bene, crediamo che quantomeno i punti sopra sollevati meritino risposte politiche da parte del Sindaco. Già al prossimo Consiglio comunale e non oltre. Perché in città deve essere allontanata ogni ombra di sospetto e ogni cattivo pensiero. Ponendo rimedio agli errori fatti, in attesa di vedere giungere a conclusione la parte giudiziaria. Con l’occasione rinnoviamo i ringraziamenti alla Polizia Municipale, che in questa vicenda garantisce l’immagine stessa delle istituzioni comunali, a cui è stato chiesto di svolgere il compito di controllo di sosta di superficie mentre si affronterà la riorganizzazione di SAS.
Ultimo dettaglio. A SAS ci risulta fosse stato affidato lo studio per arrivare ad aggiornare dati fermi a molti anni fa sul numero di soste in ZTL. La cosa andrà avanti? Perché il Comune è fermo al 2007 su questo fronte. Se 13 anni vi sembran pochi…”.